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Il Napoli supera anche la prova del 9. Il 2-1 all'Atalanta è un messaggio chiaro: è la principale candidata allo scudetto
È l'Atalanta a partire fortissimo, e neanche il tempo di prendere le misure del campo e si ritrova con Hojlund a tu per tu con Meret, ma il danese spara col piede debole sul portiere in uscita e grazia il Napoli. Un segnale, che qualcosa nello scacchiere tattico azzurro andava rivisto, ma prima che Spalletti mettesse mano al suo 11 i bergamaschi trovano il vantaggio al 19': sugli sviluppi di un calcio d'angolo Osimhen tocca con braccio largo la palla in area e costringe il var prima e Mariani poi a concedere un rigore che Lookman trasforma.
Il Napoli stavolta si sistema, spinge a destra per evitare di subire l'affondo di Lookman e prontamente ritrova il pari con il suo uomo più importante, Victor Osimhen: su assist di Zielinski da corner corto il nigeriano, lasciato libero da Hateboer e Demiral, svetta di testa e batte Musso per l'1-1 che gli vale anche la fuga solitaria in vetta alla classifica marcatori. Questa volta gli azzurri non si fermano e, neanche 10 minuti più tardi, trovano il raddoppio ancora grazie ad uno straripante Osimhen che vince il duello in verticale con Demiral e serve a centro area Elmas per il gol del 2-1.
Nella ripresa l'Atalanta prova a reagire e solo grazie a un super Meret il Napoli non capitola quando Mahele si invola fino a centro area dalla sinistra e lascia partire un destro su cui il portiere italiano ci mette la manona e poi è Lookman a sprecare mandando il tap in sulla traversa. I cambi rallentano i ritmi, i subentrati non riescono a produrre occasioni se non un destro a lato da posizione favorevole di Simeone e un destro dalla distanza di Maehele deviato da Scalvini. E allora a festeggiare è ancora una volta il Napoli, che non si ferma più e all'ennesima prova del 9 per la lotta scudetto conferma, ancora una volta, che quest'anno questa squadra c'è e ci sarà fino alla fine.