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    Atalanta, le pagelle di CM: Zapata torna al gol, Ilicic accende la luce e dà un calcio alle polemiche!

    Atalanta, le pagelle di CM: Zapata torna al gol, Ilicic accende la luce e dà un calcio alle polemiche!

    • Marina Belotti, inviata al Gewiss Stadium
    Atalanta-Roma 4-1

    Gollini 6,5:
    rischia qualcosa in uscita sul mancino a giro di Spinazzola, ma i colleghi in difesa lo lasciano solo con Dzeko e il suo tacchetto goleador. Per tutta la partita urla indicazioni ai compagni provando a spronarli, e ci riesce. Sventa con prontezza sul suo palo la punizione di Pellegrini. Salvifica la respinta in volo allungato su Veretout.
     
    Toloi 6: il capitano avanza, concretizzando uno schema messo a punto in allenamento che lo vede più in attacco che nelle retrovie dopo un rapido scambio sulle fasce. Ruba palla a Spinazzola, ma si perde Mkhitaryan che si invola in area. Nella ripresa toglie dall'area più di un pallone pericoloso.
     
    Romero 5,5: si sposta presto su Dzeko, ma il bosniaco riesce a liberarsi di lui. Entra male sul 9 giallorosso e viene ammonito. Il mister per non rischiare lo toglie.
     
    (Dal 1’ s.t. Palomino 7: la sua velocità premia la scelta di mister Gasp perché frena Dzeko. Interviene anche su Mkhitaryan e Pellegrini. In grande crescita, con il suo ingresso cambia volto alla gara.
     
    Djimsiti 6,5: grande lavoro di contenimento del 19 orobico su goleador Dzeko, nessuna sbavatura.
     
    Hateboer 6: partita a due facce. Nel primo tempo il bello addormentato nerazzurro lascia vagare liberamente prima Mkhitaryan e poi Spinazzola, l’ex che dovrebbe contenere sulla fascia destra e che invece è sempre troppo solo a pochi giorni dal Natale. Perde palla e, visibilmente nervoso, dà la colpa al guardalinee. Nel secondo tempo cambia faccia, serve preciso di zucca Malinovskyi, poi di nuovo la gira al limite per Freuler, insidioso.
     
    de Roon 6,5: il suo destro al volo diretto in porta al 32’ p.t. è l’azione più pericolosa dell’Atalanta nel primo tempo. La sua maglia grigia diventa nera, segno che è uno di quelli che suda e corre di più. Va anche vicino alla rete e aiuta in difesa, indispensabile.
     
    Freuler 6,5: perde il pallone sul più bello, in area piccola a pochi metri da Mirante, peccato, poteva segnare il suo secondo centro consecutivo. In mediana Pellegrini gli complica le cose e di nuovo sotto rete non coglie l’attimo, ma è sempre lì. Sta per calare lui il poker, ma l’ex Ibanez lo frega sulla linea.
     
    Gosens 7,5: Karsdorp gli ruba palla troppo agevolmente, le azioni passano tutte sulla destra ma al 35’ s.t. serve un cross al bacio per Zapata per un pari che non arriva. Propositivo, mira lo specchio senza successo. Si rende prezioso in difesa, poi si eleva più in alto di tutti in area piccola e schiaccia in rete il gol del sorpasso. Non contento ci riprova e solo Mirante dice no.
     
    (Dal 44’ s.t. Mojica: sv).
     
    Pessina 5,5: sotto ritmo, non riesce a farsi largo tra i giallorossi, Mancini è un muro contro cui sbatte e si fa male. Rischia di regalare un rigore a Dzeko pur di fermarlo. Malaccio, ora che il papu ha la valigia serve più fantasia. Non convince e resta in panca nella ripresa.
     
    (Dal 1’ s.t. Ilicic 8: gran ritorno dello sloveno dopo la leggere influenza, buona l’idea dell’apertura per Zapata ma è troppo lunga. Dal suo ingresso però la gara cambia volto, si libera di Mancini e trova Zapata per il primo assist, poi fa magie di dribbling e scova Gosens in area piccola con una pennellata da numero 1. Ma il pallone d’oro che gli spettava è quello ai suoi piedi, una danza magistrale tra lui e la sfera: supera Ibanez, Mancini e Smalling, li fa fuori tutti punta lo specchio e lo infrange, come solo lui sa fare. Lui no, deve rimanere, la Dea ne è dipendente).
     
    Malinovskyi 6: Smalling è una bella gatta da pelare per l’ucraino, che non riesce a bleffare il giallorosso e poi da punizione telefona a Mirante. Atterra brutalmente Pellegrini in ripartenza e si becca il giallo. Ha una buona occasione davanti alla porta, ma il tacchetto lo frega sempre. Manca la sua creatività, che arriva al 3’ s.t. col sinistro che mira e sfiora la rete dietro a Mirante. Al 18’ s.t. ha l’occasione di raddoppiare ma aspetta qualche secondo di troppo, fatale.
     
    (Dal 36’ s.t. Miranchuk: sv).
     
    Zapata 6,5: l’ex Mancini lo conosce e non lo molla un attimo, lui recupera palla a metà campo e riesce a farsi spazio in area piccola, poi serve al bacio Malinovskyi e si rende utile, facendo intravedere degli scorci di luce. Non riesce però a saltare più in alto di Karsdorp, si dimostra abile nei cross per che tagliano l’area. Ma con Ilicic in campo torna anche quell’intesa magica che mancava da fine ottobre e il gol (dal 28/10) che misura il diametro della porta e dà il via alla rimonta nerazzurra.
     
    (Dal 26’ s.t. Muriel 7,5: è inutile, è un cecchino dalla panca, non fa in tempo a togliersi la pettorina che scarta a 5 giorni dal Natale il regalo di Veretout, inganna con maestria Mirante e buca la porta per il tris. Fenomenale).
     
     
    All. Gasperini 8: la squadra non gira, prende subito gol lasciando liberi i goleador giallorossi e fatica a trovare feritoie nel muro a tre che ora Fonseca ha fatto suo. Questa volta decide di provare a invertire subito la rotta mettendo dentro Ilicic e Palomino, ammonito per proteste ma poco importa perché con Ilicic la Dea cambia marcia, trova occasioni d’oro e va in rete pareggiando i conti. ‘Forza ragazzi’ urla il mister, entiusiasta e scastenato come non lo si vedeva da tempo, col poker va in visibilio e a fine gara l'abbraccio col professore è l'immagine di spogliatoio più bella che accende finalmente la luce in fondo al tunnel.
     

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