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    Atalanta, le pagelle di CM: Ilicic incanta, Mancini non si ferma più

    Atalanta, le pagelle di CM: Ilicic incanta, Mancini non si ferma più

    • Marina Belotti
    Atalanta-Inter  4-1

    Berisha 5: riconferma la fiducia del mister che lo piazza tra i pali contro una big e lui risponde bloccando, per una volta senza respinge, il tiro di Politano. Attento sui rischiosi retropassaggi della sua retrovia, poi inoperoso. Non si sa cosa abbia bevuto nel break, ma rientra e perde la bussola, liscia il rinvio e serve i nemici: il gol su rigore arriverà poco dopo e, ovviamente, non lo parerà.

    Toloi 7: aumenta i carichi in settimana per arrivare pronto contro il tridente di Spalletti, ma nei primi minuti commette due ingenuità perdendo palla, non da lui. Si riprende man mano ma ha il brutto vizio di passarla a Berisha. La sua spaccata nei minuti finali è l’ennesimo gol sfiorato e sprecato. Non ci voleva, perché i punti che perde col gol mancato li guadagna sulla zucca per uno scontro al 10’ s.t.

    (Dall’11’ s.t. Castagne 6: nonostante non giochi lì da tanto tempo, non si fa trovare fuori posto e avanza anche in attacco senza perdere palla).

    Mancini 7: cerca il suo terzo gol stagionale e prova un improbabile tiro in porta da fuori al 3’ p.t. A pochi secondi dal break però la sua zuccata fa esultare ingannevolmente tutta la Curva Nord, ma è un altro gol fantasma. Peccato. Soprattutto perché poi la tocca di braccio su Politano e regala rigore all’Inter: non è nuovo a queste cose…C’è da dire che si riprende e chiude gli spazi sugli attacchi. Non solo, perché poi butta dentro la palla del raddoppio: non c’è dubbio, il suo ruolo è sulla mediana, come in origine. Togliamolo dalla difesa.

    Djimsiti 7: all’ultimo deve rimpiazzare Palomino e non fa rimpiangere il compagno: al 27’ p.t. impenna e butta via la pericolosissima sfera in area piccola che Icardi&Co architettano abilmente per il pari. Fondamentale, non di meno perché mette in cassaforte tre punti importantissimi.

    Hateboer 7: sua la prima palla in area piccola, mal trattenuta. Al 4’ p.t. ha l’occasione della vita a due passi dalla porta, solo, ma mira Handanovic. Dribbla Asamoah con fin troppa facilità e la imbuca per il vantaggio al 9’ p.t. Presente anche in difesa, dove salva in corner le sfere più ostiche. Bene, ma poteva risparmiarsi il giallo.

    de Roon 6,5: vista l’emergenza difensiva, arretra quando serve per dar man (e tacchetto) forte ai compagni, ma non lascia respirare l’ex Gagliardini. Trova ingenuamente il giallo.

    Freuler 7: fa girar palla in fase avanzata e cavalca il campo come non faceva dalla passata stagione. Bentornato.

    Gosens 7: non è il suo il nome scritto sul tabellino, ma il merito del gol che sblocca la gara sì, grandissima la spinta in attacco e il gioco di tacco che cerca e trova i varchi in area. Tenta di sorprendere Handanovic con un tiro avvelenato dalla distanza e ci riprova, sempre invano, dalla sinistra nella ripresa. Meglio di no.

    Gomez 7: tutte le palle che viaggiano in area piccola passano dai suoi tacchetti in schemi ben collaudati. Fa girare la testa a D’Ambrosio e fa piovere gialli sui nerazzurri. Nel secondo tempo fatica a intercettare Zapata e si prende il giallo. Cala il poker, meritato, e si libera di un peso.

    Ilicic 7: salta Brozovic che è una meraviglia e serve i piatti del gol per il lunch match ai compagni, che non li sfruttano. Lasciato inspiegabilmente libero dalla banda di Spalletti, si diverte a mettere a soqquadro la difesa milanese e a impegnare Handanovic, con tiri ben mirati, ma arriva malissimo sulla sfera a un niente dallo specchio al 23’ p.t. e dice no a un gol strafatto. Incanta la tribuna coi suoi giochetti di tacco che ubriacano l’Inter, ma al break centra i guantoni del vice capitano nerazzurro invece della rete. Crea l’assist per il gol: continui così, segni sempre senza sprechi e sarà da 7,5.

    Zapata 6,5: dopo tanta sofferenza in panchina e il primo gol in A con la Dea, eccolo titolare. Si mangia il secondo gol nerazzurro a pochi minuti dal primo, stampando il palo senza volerlo. Si vede che aveva voglia di giocare perché vola sulla fascia sinistra. Poi perde le misure su Skriniar e al 42’ p.t. ha l’occasione di firmare il gol da buonissima posizione, ma si fa anticipare da Miranda. Doveva chiuderla; cala la sua concentrazione nella ripresa.

    (Dal 26’ s.t. Pasalic 5,5: la sua zucca svetta nei calci piazzati, ma deve ancora migliorare molto).


    All. Gasperini 7: i suoi partono benissimo in una gara per lui molto delicata contro la sua ex squadra e infatti il gol arriva fin troppo presto: nonostante questo, i suoi non si siedono ma provano a chiuderla, non riuscendoci nelle svariate occasioni a senso unico: a fine primo tempo c’è grande amarezza, perché gol sprecato, gol subito…E infatti. Ma le sue carte in tavola non sono finite: è la sua Atalanta a sembrare da Champions.

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