Redazione Calciomercato
La Juve vince 2-0 in casa dell’Atalanta: Allegri è 2°. Gasperini si stacca dal treno Champions
LA GARA – La Juve inizia bene e si affida alle sgroppate di Iling, l’approccio è promettente. L’Atalanta resta sulle sue per il primo quarto d’ora poi inizia a prendere campo: la prima occasione è per Koopmeiners, il cui sinistro finisce alto. Al 22’ però è proprio l’olandese che sfiora il pasticcio. Perde palla sulla propria trequarti, sulla sfera vagante si avventa Di Maria che prepara il sinistro e lo scaglia verso la porta di Sportiello, non centrandola di poco. È il segnale che i nerazzurri aspettavano. Si portano quindi avanti con più determinazione e, sempre dal sinistro dell’olandese, nascono due grosse chance. Sulla prima, c’è uno stacco di testa di Scalvini con la palla che scheggia il palo, sulla seconda è Zappacosta a mancare il vantaggio. Il forcing atalantino sbatte contro la difesa juventina, i nerazzurri reclamano un paio di rigori che non vengono accordati ma, complice anche un Pasalic sprecone nel finale, il risultato non cambia. Si va al riposo sullo 0-0.
RIPRESA – La ripresa si apre con un Boga in più, entrato dopo pochi minuti al posto di Ederson. Il canovaccio però non cambia: meglio l’Atalanta ma la Juve, sorniona, aspetta e riparte. In uno di questi contropiedi, Allegri passa e lo fa con una sua mossa. Per la prima volta aveva dato la titolarità a Iling Jr e il ragazzo lo ripaga con il gol del vantaggio. Dopo un’azione sulla fascia, la palla carambola al centro: Maehle sbaglia il rilancio e anzi serve l’inglese che fa 1-0 da opportunista. Entra Muriel ma si fa subito male Boga, la Juve fiuta il momento e cala gli assi Pogba e Vlahovic. Il francese va al tiro dopo un bello scambio con Di Maria ma rischia di far rigore nella propria area con un intervento dubbio su Soppy. La gara s’infiamma: Danilo salva su Muriel, lo stesso colombiano si mette in proprio ma la sua staffilata è larga di poco, Szczesny salva su una punizione di Koopmeiners. La pressione non cala: Zappacosta centra il palo con un tiro dalla distanza, Vlahovic si divora in contropiede il colpo del ko. Ma alla seconda occasione non sbaglia. In contropiede, servito da Chiesa, il serbo fa 2-0 e si prende la rivincita contro un pubblico che lo aveva beccato con cori razzisti. Allegri espugna Bergamo e si mette comodo al secondo posto.