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    Atalanta, gli unici dubbi sul riscatto di De Ketelaere

    Atalanta, gli unici dubbi sul riscatto di De Ketelaere

    Quattro anni. Ha dovuto aspettare quattro anni l'amministratore delegato di Atalanta Luca Percassi per incidere il nome di De Ketelaere sulla maglia nerazzurra. Dal 2020 il vicepresidente bergamasco inseguiva e voleva De Ketelaere per dare un erede alle magie di Josip Ilicic. Le caratteristiche erano e sono diverse, ma la fisicità ricorda quella dello sloveno che ha incantato Bergamo in Champions.

    Il belga è sulla stessa strada: De Ketelaere (13, sette gol e sei assist) è uno dei quattro centrocampisti, con Christian Pulisic (16), Teun Koopmeiners (15), Hakan Çalhanoglu (14), con almeno 13 tra gol e assist in questo campionato e l'Europa lo galvanizza. Per questo la società bergamasca, che ad agosto aveva già messo da parte i 22-23 milioni per riscattarlo, ormai ha pochi dubbi in merito. Anche se l'ex Milan non fosse esploso, l'Atalanta avrebbe pazientato aspettandolo un altro anno, ma non avrebbe comunque messo a rischio la sua permanenza a Bergamo.

    Di certo servirà la convinzione del belga alla presa di decisione: l'Atalanta mantiene a Bergamo solo chi davvero vuole rimanere e dare tutto per la causa, senza tentennamenti. In secondo luogo, il club dovrà accordarsi con il Milan: i nerazzurri non hanno l'obbligo, ma l'opzione, di riscatto. E poi dovranno capire cosa fare dei tanti attaccanti, troppi per il tridente: Miranchuk, Touré, Koopmeiners, Pasalic, Lookman, Scamacca. Anche dalle loro scelte passerà il futuro di De Ketelaere.

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