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  • Atalanta, Gasperini verso l'addio: i possibili eredi, da Sarri a Palladino

    Atalanta, Gasperini verso l'addio: i possibili eredi, da Sarri a Palladino

    • Redazione CM
    La doccia gelata è arrivata alla vigilia del match con l’Empoli, in una settimana già di per sé delicatissima. All’inaspettata eliminazione ai playoff di Champions ha fatto seguito la polemica a distanza tra mister Gasperini e uno degli uomini migliori dell’Atalanta, Lookman, che ha sbagliato il rigore contro il Bruges. Il tecnico nerazzurro non parlava prima di una gara di campionato da quasi mezzo anno, ma questa volta aveva qualcosa da dire. Qualcosa che ha sorpreso club e giocatori non tanto per il contenuto, quanto per le tempistiche. A 24 ore dalla prima di 13 finali in cui lo stesso allenatore dei bergamaschi crede fortemente per provare a puntare al sogno impossibile, lo scudetto. Ora la vetta è a -3 ma, dietro al campo, la società si sta muovendo per ridisegnare un futuro sempre più prossimo. 

    SCELTA IN 3 MESI - Del resto, i Percassi non possono fare altrimenti. L’annuncio del mancato rinnovo da parte del Gasp, 67 anni compiuti di cui gli ultimi 9 a Bergamo, li costringe a guardarsi in giro per prepararsi all’eventuale addio. Quasi nessun club sceglie di tenere alla guida della squadra un allenatore in scadenza, ancor meno una società lungimirante com’è patron Antonio Percassi, per cui è più probabile che, al netto di come finirà questo campionato, le strade di Gasperini e dell’Atalanta si divideranno il 30 giugno 2025. Se il futuro del tecnico di Grugliasco, tra il sogno dei genoani di riaverlo a Boccadasse e le sirene arabe con offerte allettanti, ha già sbocchi intuibili, più difficile capire chi prenderà il suo posto a Zingonia. 

    Atalanta, Gasperini verso l'addio: i possibili eredi, da Sarri a Palladino

    I POSSIBILI EREDI - L’eredità è pesante, la responsabilità ancora di più. A Bergamo si sono abituati a giocare un certo tipo di calcio, aggressivo ed europeo, a calcare palcoscenici internazionali, a scendere in campo per vincere. Nessuno vuole tornare indietro. Nemmeno i Percassi, che nelle ultime campagne estive hanno acquistato pezzi grossi senza badare a spese, aiutati dal Co-Chairman Pagliuca, per alzare sempre più l’asticella. Si punta quindi a un profilo esperto e vincente. Per questo il primo nome che gira è quello di Maurizio Sarri. Una rivoluzione e una suggestione forte, che stuzzica e divide i social. Lui, amante del calcio inglese, troverebbe nell’Atalanta farina per le sue idee, e nella società un progetto a lungo termine, proprio come piace a lui. Per Sarri, infatti, alla ricerca di una nuova avventura stimolante in Serie A, in un grande club ci devono sempre essere condizioni perlomeno biennali: all’Atalanta ormai ragionano da big e pensano a un quadriennale. Gli altri nomi sono quelli di Igor Tudor e Raffaele Palladino, i seguaci del calcio gasperiniano e anche i nomi attualmente più apprezzati a Bergamo. Per Tudor l’Atalanta è sempre stata un modello da seguire. Reduce dalla panchina laziale, ha grande esperienza internazionale tra Francia e Croazia, fatto che conterebbe moltissimo per i Percassi. Palladino invece, allievo modello del Gasp già seguito con interesse dai tempi del Monza, è in crisi con la Fiorentina e a giugno potrebbe abbracciare una piazza più intima, che vede in lui e nel suo calcio il degno erede di Gasperini. 
     

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    Utente CM 369195
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    Sarri con l Atalanta non c'entra nulla

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