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Atalanta, Gasperini verso l'addio: i possibili eredi, da Sarri a Palladino
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SCELTA IN 3 MESI - Del resto, i Percassi non possono fare altrimenti. L’annuncio del mancato rinnovo da parte del Gasp, 67 anni compiuti di cui gli ultimi 9 a Bergamo, li costringe a guardarsi in giro per prepararsi all’eventuale addio. Quasi nessun club sceglie di tenere alla guida della squadra un allenatore in scadenza, ancor meno una società lungimirante com’è patron Antonio Percassi, per cui è più probabile che, al netto di come finirà questo campionato, le strade di Gasperini e dell’Atalanta si divideranno il 30 giugno 2025. Se il futuro del tecnico di Grugliasco, tra il sogno dei genoani di riaverlo a Boccadasse e le sirene arabe con offerte allettanti, ha già sbocchi intuibili, più difficile capire chi prenderà il suo posto a Zingonia.
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I POSSIBILI EREDI - L’eredità è pesante, la responsabilità ancora di più. A Bergamo si sono abituati a giocare un certo tipo di calcio, aggressivo ed europeo, a calcare palcoscenici internazionali, a scendere in campo per vincere. Nessuno vuole tornare indietro. Nemmeno i Percassi, che nelle ultime campagne estive hanno acquistato pezzi grossi senza badare a spese, aiutati dal Co-Chairman Pagliuca, per alzare sempre più l’asticella. Si punta quindi a un profilo esperto e vincente. Per questo il primo nome che gira è quello di Maurizio Sarri. Una rivoluzione e una suggestione forte, che stuzzica e divide i social. Lui, amante del calcio inglese, troverebbe nell’Atalanta farina per le sue idee, e nella società un progetto a lungo termine, proprio come piace a lui. Per Sarri, infatti, alla ricerca di una nuova avventura stimolante in Serie A, in un grande club ci devono sempre essere condizioni perlomeno biennali: all’Atalanta ormai ragionano da big e pensano a un quadriennale. Gli altri nomi sono quelli di Igor Tudor e Raffaele Palladino, i seguaci del calcio gasperiniano e anche i nomi attualmente più apprezzati a Bergamo. Per Tudor l’Atalanta è sempre stata un modello da seguire. Reduce dalla panchina laziale, ha grande esperienza internazionale tra Francia e Croazia, fatto che conterebbe moltissimo per i Percassi. Palladino invece, allievo modello del Gasp già seguito con interesse dai tempi del Monza, è in crisi con la Fiorentina e a giugno potrebbe abbracciare una piazza più intima, che vede in lui e nel suo calcio il degno erede di Gasperini.
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Sarri con l Atalanta non c'entra nulla