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Atalanta, Gasperini: 'Pensiero al sorteggio europeo. Sulle condizioni di Ilicic...'
GENOA- «Col Genoa è un impegno che conta contro una squadra che s’è ripresa nelle ultime settimane e che conosco molto bene. Ha giocatori di valore, da Laxalt a Pandev, non c’entra niente con la zona salvezza».
EUFORIA- «Siamo in un buon momento, anche il pareggio di Torino è stata una prestazione che ci ha dato morale. Non è facile cambiare scheda e rientrare in campionato con le stesse emozioni, però dobbiamo stare in mezzo al gruppo. Giocare le coppe ci piace molto, in serie A ci sono sette posizioni per l’Europa. Cinque ormai sono andate, ne restano due per cui lottano diverse contendenti a parte noi. Domani sera possiamo interpretare il match come linea di partenza per fare un altro campionato».
CONDIZIONE FISICA- «Il posticipo ci dà la possibilità di recuperare dopo la partita di Europa League del giovedì e per fortuna stiamo tutti bene. Ilicic ha un po’ di influenza, tra oggi e domani potrebbe essere recuperabile».
SISTEMA DI GIOCO- «Non possiamo giocare novanta minuti interi con Ilicic e Gomez più la punta, è un’opzione iniziale oppure a partita in corso. L’importante è la gestione delle gare: col Lione siamo partiti così ed è andata bene, in sfide del genere il rendimento va anche oltre la disponibilità individuale. Grazie a loro due siamo riusciti a difenderci con maggiore qualità. Giovedì abbiamo costruito il risultato sul gol quasi subito limitando una squadra molto offensiva come il Lione, poi dal punto di vista tecnico potevamo fare meglio».
SINGOLI- «Tutti si stupiscono per i compiti estemporanei di Gomez da terzino, ma nessuno parli di sacrificio. Il sacrificio è stare in tribuna. Anche Eto’o ha sempre fatto le stesse cose».
LIONE-«La cosa più bella dell’altra sera è stato vedere la voglia di vincere di tutti, in campionato forse ci manca quel qualcosa in più. Sta a noi trovare le motivazioni, ma certe partite ti danno comunque una marcia in più e le senti di più: abbiamo portato famiglie e bambini a duecento chilometri da Bergamo. I ragazzi recepiscono molto l’impatto della città, dell’ambiente e dei tifosi che li spinge: sono sentimenti che esprimono dei valori e li trasmettono. È uno dei segreti della scorsa stagione e dell’avventura europea».