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Atalanta, Gasperini: 'Non so quale sia il nostro obiettivo, non è la rosa che mi aspettavo. Su Pinamonti e i rinforzi...'
È la rosa che si aspettava?
"Certo che no, gli obiettivi erano sicuramente diversi, anche se la società si è impegnata tantissimo c’è la sensazione che il mercato parta adesso. Alcune società si sono rinforzate, per altre il mercato parte adesso".
Che cos'è che non la soddisfa?
"Non è che non mi soddisfa, si sono due obiettivi ovvero quello di potenziare la squadra o in alternativa di ringiovanirla. Non è una questione di ruoli che mancano, l’obiettivo è più generale, la società si è mossa molto bene ha cercato giocatori importanti...ma la realtà del mercato è questa, non è che la scopro io, è evidente a tutti. C’è la seconda opzione di ringiovanire una rosa che si è ritrovata molto numerosa e la società ha avuto difficoltà a muoversi, oltretutto non quest'anno non ci sono le coppe, c’è anche un appeal inferiore".
Che stagione si aspetta?
"Dobbiamo vederlo giocando, strada facendo, è evidente che ci sono alcune squadre che si sono potenziate ulteriormente, è chiaro che dobbiamo partire dalle ultime 20 partite dello scorso anno. Non sono poche, poi in mezzo a quelle 20 partite ci sono stati tanti alibi e tante situazioni, da quelle cercheremo di ripartire".
Come ha visto la squadra?
"Dovevamo dimenticare l’eliminazione dalle coppe che bruciava, abbiamo sciupato molto in casa durante lo scorso anno. I ragazzi però si sono comportati bene, sotto quell’aspetto sono stati eccezionali, in un clima rovente hanno sopportato degli allenamenti con un caldo notevole, sono stati bravissimi".
La questione Palomino può far tornare l'Atalanta sul mercato dei difensori?
"Ci sono capitate delle tegole subito, Demiral speriamo che domani inizi a correre. Poi anche la questione di Palomino, dietro siamo già in emergenza".
Come valuta le ultime due partite contro Newcastle e Valencia?
"La squadra ha fatto un pre campionato molto positivo, le due partite con Newcastle e Valencia hanno evidenziato cose che avevamo visto già da tempo, è una rosa che ha dato tutto. In quegli stadi lì se non sei molto compatto e se non hai motivazioni esci con 4 pappine e vai casa, La squadra ha tenuto, ha perso di misura due partite che ci possono stare, però quelle due gare hanno evidenziato dei problemi".
Che gara si aspetta contro la Sampdoria?
"Parti già con una partita in trasferta, poi nelle prime gare c’è sempre un grande entusiasmo. È una partita delicata, da prendere con le pinze".
Pinamonti?
"Io non l’ho mai messo nella lista di nessuno, l’ultimo fu Palacio. Da quel momento in poi non ho mai fatto nomi. Alcuni hanno fatto bene fin da subito, li ho fatti giocare tutti quelli che sono arrivati: io ho sempre detto i ruoli che volevo, qui c’è su questo c'è sempre stata molta disinformazione. Io chiedo ruoli, dopo è compito di altri scegliere e valutare, conoscono bene come gioca l’Atalanta, poi i giocatori costano molto. La società ha comunque speso tanto".
Miranchuk?
"Luca ha dato la colpa a me (ride), ma ci sono degli aspetti economici da risolvere".
Dunque gli obiettivi?
"Non lo so, alla fine le partite sono 38, come lo scorso anno: abbiamo giocato l’andata da record e poi c'è stato quel girone di ritorno. È difficile da dire, abbiamo la necessità di giocare gara per gara. Io faccio dei ragionamenti sull’aspetto tecnico, le 20 partite dello scorso anno sono tante e hanno evidenziato determinate situazioni. Non mi sento di mettere un obiettivo, poi se le cose dovessero funzionare nessuno si è mai tirato indietro. Quest’anno vediamo, cosa riusciremo a fare, se riusciremo a tenere il passo e giocare di qualità, sono tutte cose che dobbiamo migliorare".
Nelle amichevoli contro le squadre spagnole abbiamo perso per la preparazione?
"Secondo me sono più forti, è molto più semplice. Mettiamo sempre la testa sotto la sabbia, ci riempiamo la bocca, ma sono più tecnici e sbagliano poco, noi riflettiamo quello che è il calcio italiano, forse a livello di club riusciamo a farci rispettare, ma quando vedi situazioni simili devi avere la giusta obiettività, può essere uno stimolo. Sempre a dire siamo forti, ma è molto rischioso".
L'obiettivo da qui alla chiusura del mercato?
"Per me fare più punti possibili, poi speriamo che la società raggiunga tutti gli obiettivi. Se non potremo essere molto competitivi speriamo di riuscire a valorizzare dei giocatori il più possibile. Adesso la realtà è questa, dobbiamo lavorare su ciò".