Getty Images
Atalanta, Gasperini: 'Ho firmato per ripartire, ma basta Europa. Col Milan Zapata e...'
SCOMMESSA - "Una scommessa per me, ma il discorso stadio non ha inciso, non ci ho pensato, pensavo a questa stagione, difficile, un po’ come quando sono arrivato due anni fa, dobbiamo ripartire da capo, attese diverse, giocatori nuovi, bisogna resecare, ricominciare e ri-assemblare. Io mi sto rimettendo in gioco, dopo quattro volte in Europa ho la volontà di ripartire rialzeranno le precedenti stagioni perché questa è a rischio perché è più complicata. Rimettiamoci un po’ di zavorra nelle tasche e rimettiamoci con i piedi per terra, era più facile difenderla l’Europa che riconquistarla, poi se sapremo fare di più sposteremo l’asticella man mano. Era finito un ciclo ma per me è ripartire da un ciclo, la continuità va a farsi benedire, la prospettiva mi rianima per ripartire. ”.
MILAN - “Il Milan ha mantenuto tutto il suo organico, ha aggiunto Higuain con un ottimo livello tecnico e sta attraversando un bel momento, io penso all’Atalanta che deve fare bella figura e giocare con le sue caratteristiche. Il campionato italiano è diverso, dobbiamo trovare adattamenti diversi, abbiamo bisogno di trovare fiducia negli ultimi 16 metri, non tutti quelli che sono rimasti hanno gli adattamenti per realizzare. Io punto molto sul Papu, non è un caso se due anni fa ne ha fatti tanti, dobbiamo inserire meglio Zapata, vedere Pasalic, che non è né Kurtic né Cristante”.
CONDIZIONI - “Nelle ultime due partite abbiamo creato poco perché qualcuno è un po’ affaticato dopo gli impegni con la Nazionale, è un campanello d’allarme aver perso così, senza che il portiere avversario sia stato troppo impegnato, con Cagliari e Spal".
NUCLEO CONSOLIDATO - “In questo momento non possiamo fare sogni di gloria, c'è una fiducia di troppo e qualche chiacchiera di troppo ma dobbiamo ritrovare motivazioni forti. In attacco dobbiamo fare tutti qualcosina di più, noi abbiamo un nucleo consolidato, de Roon, Freuler, Papu, Masiello, Toloi, questo è il nostro nucleo. Due anni fa ho rivoluzionato ma adesso di quelli nuovi punto solo su Zapata e Pasalic, rispettando le loro caratteristiche, ma per il resto c’è da stare cauti. La società ha fatto grandi investimenti in prospettiva ma ora l’Atalanta ha bisogno di avere solidità e ripartire da ciò che sa fare. Magari Mancini, Djimsiti, Pessina, Valzania, Rigoni, possono dare una mano ma sono di prospettiva".
SERIE A DIFFICILE - “C’è un campionato difficile da giocare, abbiamo preso due schiaffoni e dobbiamo ripartire con concentrazione, qualità e il coraggio di giocare a Milano senza pensare all’Europa, non mettiamo obiettivi così alti a inizio stagione, non ha nessun vantaggio, dobbiamo guardare partita per partita sul campo. La pressione è sulla prestazione, dobbiamo creare loro problemi, mantenere la nostra identità: in un anno e mezzo la squadra ha perso otto titolari e ha bisogno di ritrovare forza".
RIGONI - "Il Rigoni è quello di Roma o di Ferrara e Cagliari? Dobbiamo ancora capirlo, gioca da metà campo in su e in questo momento ne abbiamo anche troppi, non ha la priorità per esserci utile”.
ATTACCO - “Barrow per me è una certezza, ma insisto su Zapata perché ha caratteristiche importanti, lui può partire dalla panchina. Forza, tenuta e qualità di gioco da ritrovare col nostro nucleo consolidato e con Zapata e Pasalic. Ilicic deve fare minuti e giocare, non è ancora in condizione, ma abbiamo bisogno di lui, deve recuperare ma il minutaggio lo deve fare in campionato".
SUSO - "Suso lo conosco bene, faceva quello che fa ora il Papu a Genova, è bravo di mancino ma anche di destro sulla fascia, è di qualità ma gli accorgimenti da prendere sono in favore del nostro gioco, dobbiamo essere una squadra difficile da superare".
PETAGNA - “Petagna ha esultato? Non l’ho notato, se ci sono stati dei gesti non lo so, da noi ha dato tanto, era una quarta punta e ha fatto un percorso straordinario, ora in un’altra squadra è giusto che esulti, sarebbe stata una mancanza di rispetto verso i suoi nuovi tifosi”.