Getty Images
Atalanta, Gasperini: 'Ci caricano di responsabilità, mica dobbiamo fare il triplete! Le condizioni di Hateboer...'
SPALTI VUOTI -“Non siamo più abituati al contatto col pubblico, è un anno che non ci vediamo. C'è stata preoccupazione per il rispetto delle regole ma anche molta emozione a vedere i tifosi a Zingonia prima della partenza del pullman per lo stadio per la semifinale di ritorno di Coppa Italia. E' stata la prima volta dopo tanto tempo con così tanta gente tutta insieme. Il Covid ha stravolto la dimensione della vita e del calcio: senza pubblico vale tutto molto meno, speriamo che in finale ce ne sarà un po'”.
CALO DELLE BIG - "A parte il cammino straordinario del Milan, chi più chi meno ha attraversato periodi di calo. Per noi domenica sarà la tredicesima partita in quarantadue giorni: spesso abbiamo incontrato avversari con meno gare di noi nelle gambe. Oggi un pareggio dell'Atalanta diventa un risultato negativo e una classifica da settimo posto come quella attuale viene ritenuta una delusione: ci vogliono caricare di responsabilità e attese, ma noi siamo molto sereni. C'è un eccesso nel caricare le aspettative dell'Atalanta sul campionato: mica dobbiamo fare il triplete”.
TRA SUTALO E MAEHLE -“Sutalo avrebbe dovuto giocare col Torino, ma alla vigilia calciando in terra s'è procurato una contusione alla caviglia. Poi nel giro di poco è migliorato e ha potuto giocare col Napoli. E' un centrale difensivo, ma a destra sta bene perché è più gratificato quando attacca: anche nell'Under 21 della Croazia gioca esterno. Maehle invece non era ancora in condizione di giocare, aveva dolore nel calciare la palla per questa ferita al piede”.
TURNOVER - “Abbiamo fatto moltissimo turnover, senza sottovalutare altri impegni anche se le partite di coppa con Lazio e Napoli hanno avuto la priorità perché erano funzionali al traguardo della finale. Col Torino o in altre sfide pareggiate eravamo andati avanti, sabato scorsa addirittura 3-0: non è che non volessimo vincere, gli avversari sono agguerriti”.
INFORTUNATI - "Per Hateboer c'è il tentativo di recuperarlo senza ricorrere all'intervento. Un'operazione significherebbe chiudere il suo campionato. Speriamo di poterlo fare entro la fine. Maehle? Ero già abbastanza tranquillo l'altro giorno, invece... Dopo 9 giorni la ferita è chiusa, ha tolto i punti. Una questione di dolore. Venerdì è andato molto meglio. Da un giorno all'altro ci sono cambiamenti notevoli. Il Cagliari ha valutato la professionalità e le capacità di Di Francesco: la conferma della fiducia mi pare un bellissimo attestato nei suoi confronti. Si sta credendo nella sua capacità di tirarsi fuori da questa situazione”.
SUPER PESSINA - “Pessina ha dovuto recuperare dall'infortunio con cui s'era presentato in estate, come giocatore avete scritto tutto voi. Io faccio fatica a individuarne uno che non stia giocando bene. Matteo col Napoli è stato determinante, ha fatto due gol di grandissima qualità: se trova il tiro in porta ci dà qualcosa in più. Può giocare anche in mezzo dove ci sono De Roon e Freuler: negli attuali equilibri lui gioca avanzato. Le alternative sono Pasalic, Malinovskyi e Miranchuk. Zapata mi pare non mi abbia saltato una partita, mercoledì sera ha segnato un gol che è fuori dai suoi schemi, così da lontano, ed è stato determinante anche con l'assist del 3-1. Segnare a un attaccante dà molta energia, lui è un ragazzo serio, sul suo impegno, sul suo attaccamento e sulla sua voglia di fare c'è poco da dire. Innalza il livello di tutti. Come sanno fare Ilicic, Pessina e Muriel”.
KOVALENKO - “Kovalenko è tecnicamente molto valido. Dobbiamo trovargli la posizione. Non credo che sia un centrocampista così offensivo. Chi arriva dall'esterno ha una fase difensiva sempre più approssimativa, come frequenze e gestione della palla sa giocare. Non c'è stato il tempo di utilizzarlo nemmeno in un'amichevole: solo partitelle a campo ridotto. Per vederlo meglio bisogna allargare un po' il campo”.
ROSA DI GARANZIA - “Gli inserimenti dei difensori richiedono la copertura adeguata, Romero quando si sgancia fa assist. Sono tranquillo con De Roon e Freuler in campo. Poi mi si chiede sempre di più di quelli che non giocano di quelli che giocano: un problema che abbiamo creato noi perché ci sono tanti giocatori. In campo ci vanno quanti danno più garanzie. Ne occorrono molto meno per fare risultati nell'immediato: ragioniamo solo sul presente, la prospettiva non ci interessa”. Quando Duvan entra dalla panchina non sempre garantisce un rendimento immediato, lo specialista in questo è Muriel”.