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    Gasperini: 'Arabia? Ci sto pensando, il ciclo può chiudersi. Maehle ha infangato il mondo Atalanta!'

    Gasperini: 'Arabia? Ci sto pensando, il ciclo può chiudersi. Maehle ha infangato il mondo Atalanta!'

    “Non so se aprirò un nuovo ciclo a Bergamo”. Il tecnico dell'Atalanta Gian Piero Gasperini, alla sua ottava stagione a Bergamo, sta già pensando al suo futuro: “Arabia? C’è stata la possibilità, non ero mentalmente pronto e avevo un impegno. Per quello che ho visto, non è un fuoco di paglia. Ci sono giovani preparati, che hanno studiato a Londra o a New York e sanno quello che vogliono, con disponibilità enormi. L’ipotesi resta viva solo se avessi la convinzione di poter portare qualcosa di nuovo. Così avrebbe un senso, oltre i soldi. Sarebbe il coronamento di una carriera", spiega a La Gazzetta dello Sport. 
    CICLO QUASI CHIUSO- "La chiusura del ciclo viene sempre rimandata. Anche quest’estate, alla fine, è partito solo Zapata. Il nucleo forte resta quello storico. Non so se farò in tempo a fondare un nuovo ciclo. Anche perché l’Atalanta ormai è una triade di quarantenni, guidata dall’a.d. Luca Percassi, con i d.s. Congerton e D’Amico. Giusto. Lavorano tanto, sono bravi e sanno camminare da soli. Potrebbe essere anche giusto che tutto finisca con questo ciclo. Vedremo più avanti. La proprietà americana garantisce futuro alla società, anche se io sono legato ai Percassi. Ora contano molto analisti e algoritmi, utili, ma nel calcio non sempre funzionano". 
     
    Se Ruggeri gli ricorda Gosens e a De Ketelaere manca solo l’emozione, per Scamacca è sicuro che con “agonismo, ambizione e fuoco dentro” può diventare il nuovo numero 9 dell’Italia all’Europeo. “Con Holm e Bakker siamo abbastanza indietro, perché in Italia la fase difensiva, nel loro ruolo, è fondamentale”. “Lookman cammina troppo in campo”, aggiunge poi il Gasp che sta ripensando a Palomino, Hateboer e Muriel perché “i nuovi hanno bisogno di tempo”.
     
    L'ACCUSA DI MAEHLE -È stato un insulto a centinaia di giocatori, all’ambiente Atalanta che è sempre stato giovane, fresco, educato, convinto... La forza della Dea è sempre stata la forza del suo spogliatoio che non può essere infangato da qualcuno ceduto per scelta tecnica. Non ho mai avuto problemi con i tifosi. Con Fiorentina e Lazio, tutto è nato da episodi di campo: per rigori dati o non dati. In questi anni l’Atalanta ha dato molto fastidio e ha subito decisioni inspiegabili. Io ci ho messo semplicemente la faccia per difenderla. Un presidente che in Italia e in Europa contava parecchio, non quello del Borgorosso, si chiedeva pubblicamente se l’Atalanta avesse diritto alla Champions League, meritata sul campo. Grazie a Dio, da un anno e mezzo le cose vanno meglio".

    LA JUVE E LE BIG- "Forte, ma ha qualche certezza in meno. Il Napoli ha problemi e perderà Osimhen per la Coppa d’Africa, ma resta la squadra che ha stravinto il campionato. Io vedo le milanesi e il Napoli davanti. La Roma, se Dybala e Lukaku stanno bene, se la gioca con le prime. La Lazio, dopo un anno straordinario, ha un rendimento più normale".

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