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  • Atalanta, emergenza in attacco: da Lookman a Maldini e Scamacca, le (poche) soluzioni del Gasp

    Atalanta, emergenza in attacco: da Lookman a Maldini e Scamacca, le (poche) soluzioni del Gasp

    • Marina Belotti
    È stata fino a dicembre e doveva essere fino a maggio la forza di un’Atalanta che, per la prima volta, sembrava poter lottare per lo scudetto. Invece la panchina lunga si è accorciata con l’inizio del 2025 di settimana in settimana, di gara in gara. E se all’inizio l’emergenza era solo in difesa (fuori Scalvini, Kossounou e Kolasinac), negli ultimi giorni ha colpito anche il reparto più importante per mister Gasperini: l’attacco.
     
    EMERGENZA IN ATTACCO- Sicuramente l’intensità delle gare giocate con ritmo altissimo fin da metà agosto, Supercoppe comprese, ha inciso. I nerazzurri hanno accelerato dalle prime battute del campionato arrivando per la prima volta nella storia a chiudere l'anno da Campioni d'inverno. Nelle ultime due settimane però hanno perso pezzi e nella gara contro il Verona hanno dovuto fare a meno di ben sette titolari. Tutti con infortuni più o meno gravi, tanto che l'unico candidato a riprendersi per la gara d'andata di Champions a Bruges mercoledì sera è il portiere Carnesecchi, colpito dall'influenza. Poche possibilità per Lookman: "Ha preso una forte contusione dal Napoli, non so se mercoledì potrà giocare", ha rimarcato il tecnico nerazzurro al termine della partita al Bentegodi. Il reparto offensivo però sta soffrendo: il peso dell'attacco finora è stato tutto nelle mani di Retegui e De Ketelaere, che devono giocare ogni tre giorni da titolari. E infatti il belga sabato sera ha tenuto tutti col fiato sospeso all'uscita dal campo: "Ha preso un colpo al polpaccio e ho preferito non rischiarlo ulteriormente". Dopo aver perso nel giro di pochi giorni, dopo Lookman, anche Scamacca e Maldini, l'uno appena rientrato dal lungo stop per il crociato rotto e l'altro appena arrivato dal Monza per sopperire all'emergenza infortuni, ora lo staff medico bergamasco procede con estrema cautela sui rientri. La posta in gioco è troppo alta: dopo i playoff in Belgio, l'obiettivo dell'Atalanta è superare gli ottavi di finale sfruttando i favori del sorteggio ed eliminando una tra Lille e Aston Villa. E tornando a fare un pensierino sul primo posto, che ora è a 5 lunghezze.
     
    LE SOLUZIONI - De Ketelaere però, al 90% ce la farà. Sicuramente a imbarcarsi per Bruges, ma anche a indossare la maglia dal primo minuto. È una partita troppo importante per lui, che sfida il suo passato, splendente almeno tanto quanto il suo presente a Bergamo. Stesse tinte nerazzurre. Insieme a lui Retegui, che sta vivendo il suo periodo migliore in carriera, 20 gol e 3 assist in 22 presenze in Serie A e 23 reti stagionali. Lookman, se non dovesse farcela per mercoledì, si rivedrà sabato contro il Cagliari. Per Scamacca però la stagione è finita, mentre Maldini perderà tutto il mese di febbraio e si rivedrà solo a marzo inoltrato a causa della sua lesione muscolo-fasciale di primo grado dell’adduttore lungo sinistro. Tenendo conto che Samardzic potrà prendere il posto di Pasalic per far rifiatare il croato sulla trequarti, e viceversa , l'unico che può entrare nelle rotazioni d'attacco e dare il cambio a Retegui e De Ketelaere è Brescianini, un factotum per il Gasp. L'ex Frosinone si è visto come esterno offensivo, punta e mezzala, è un jolly prezioso anche a gara in corso per non rischiare altri infortuni in attacco. Infine, pescato nel giardino di casa, c'è anche Vlahovic: 16 gol e 6 assist in 23 presenze con l'Under 23, già 2 partite e un assist con la prima squadra del Gasp.
     

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    john foe
    john foe

    Vlahovic dell’Atalanta è veramente forte, tempo 1-2 anni diventerà un attaccante da doppia cifra...

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