Getty Images
Atalanta: da Petagna a Belotti e Zapata, la girandola di attaccanti che coinvolge Galliani
L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI ANDREA- Pinamonti, Petagna e Belotti: è attorno ai tre attaccanti che Atalanta e Monza si sfidano, innescano una girandola con diversi scenari. L’entourage bergamasco da tempo sta lavorando con l’Inter per Pinamonti, ma ormai non preoccupano più i 5 milioni che ballano tra richiesta (20) e offerta (15 con bonus compresi), e nemmeno il diritto di recompra che i milanesi hanno deciso di inserire nell’affare. A preoccupare maggiormente l’Atalanta è il nodo sulle commissioni (gli agenti vogliono addirittura 4 milioni), che aveva già rischiato di mandare all’aria l’operazione Ederson, e il passo indietro del giocatore, che aveva detto sì a Gasperini ma che ora vuole garantita la maglia da titolare. Difficile, con Muriel e Zapata in rosa. Ecco allora farsi avanti più prepotentemente Galliani, che la fascia da capitano orami l’ha già data all’ex Atalanta Pessina, ma che è pronto a dargli se non la 10 di Valoti, quantomeno la 11 dei titolari. All’ad Luca Percassi allora è venuta un’idea, tra una portata e l’altra delle cene in compagnia dell’amico biancorosso: provare a spingerlo sull’ex nerazzurro Petagna, in modo da lasciare libero Pinamonti. L’idea stuzzica il Monza, che pare raccogliere la palla al balzo, ma a un passo dal lieto fine spunta la terza variabile: il bergamasco doc Belotti che piace, forse più di Pinamonti e Petagna, ancora una volta a entrambe. Grande amico di Marrone, che spesso lo ospita con tutta la famiglia a Monza, ma legatissimo alle sue origini orobiche, dall’azzurro più conteso ora dipende il destino di die squadre e il futuro di due attaccanti.
NEWCASTLE- E intanto gli inglesi ci riprovano per Zapata: poco più di 20 i milioni messi sul piatto per il colombiano, praticamente la metà dei 40 offerti solo un anno fa. Niente da fare, al momento il panterone è blindato dai Percassi fino al 2025: partirà solo a una cifra mostre che sfiori i 50 milioni. Il sacrificabile resta Muriel, ma un’offerta degna di nota (maggiore di 12 milioni) e concreta non ha ancora oltrepassato il cancello di Zingonia.