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    Atalanta col fiatone, sprofondo Cagliari. Gasperini e Mazzarri fastidiosi: basta protestare sempre!

    Atalanta col fiatone, sprofondo Cagliari. Gasperini e Mazzarri fastidiosi: basta protestare sempre!

    • Renzo Parodi
      Renzo Parodi
    Vince l’Atalanta, come suggeriva la classifica, e il Cagliari sprofonda ancor più nelle sabbie mobili, ancora più ultimo e solo in classifica. Chissà che ne sarà di Mazzarri, al quale nel pre-gara il presidente Giulini aveva rinnovato la fiducia. La squadra nella ripresa ha giocato e lottato ma non è riuscita a riequilibrare il risultato sbilanciato nel primo tempo a favore dell’Atalanta. Gol di Pasalic e Zapata e in mezzo l’illusorio pareggio segnato da Joao Pedro, il solito gatto selvatico che graffia e spaventa l’avversario, fosse pure il ruvido Demiral.

    Forse se la squadra di casa non avesse sprecato la ptima frazione di gioco rinunciando a giocare se non con improvvisi quanto rari contropiede, l’esito sarebbe stato diverso. Ma in coscienza chi può dirlo con certezza? Contro l’Atalanta l’imbarcata è sempre dietro l’angolo. 

    Cagliari dunque all’ultimissima spiaggia, Mazzarri (una sola vittoria, sulla Sampdoria) non può più perdere terreno in classifica. Atalanta decisa a non staccarsi dal treno di testa, chissà se le scorie del fiammeggiante pari in Champions contro il Manchester United di Ronaldo le avranno impastato le gambe. In effetti alla distanza la squadra di Gasperini ha pagato dazio al veemente ritorno del Cagliari. Ha salvato i tre punti ma con la lingua penzoloni .

    Mazzarri in avvio ha mischiato le carte in formazione, anche per via delle numerose assenze, alcune croniche: Rog, Dalbert, Keita, Ceter. Walukiewicz, Faragò, Ceppitelli. Pavoletti si siede in panca, Nandez fa la spalla di Joao Pedro. In mezzo agiscono Deiola, Strootman (acciaccato), Bellanova e Marin stanno larghi la difesa si assesta su Godin che ingaggerà duelli di forza con Zapata. Gasperini (anche lui accusa tre assenze pesanti, Toloi, Gosens e Hateboer) risponde con un 3-4-2-1 piuttosto fluido nel corso del primo tempo. Subito in vantaggio con Pasalic, capolinea di una splendida combinazione avviata da Zapata e rifinita in cross da Zappacosta. Una volta in vantaggio l’Atalanta abbassa gli esterni, Maehle e Zappacosta, sulla linea di difesa e sgancia De Roon in appoggio al centrocampo, liberando Koopmeiners che si conficca alle spalle di Zapata, con Malinovskyj e Pasalic, rebbi esterni della forchetta di offesa, che ha Zapata come terminale centrale. 

    La formula sembra funzionare, il fraseggio palla a terra, a uno massimo due tocchi, della Dea ubriaca il Cagliari costretto a rinserrarsi negli ultimi trenta metri di campo. A lungo andare tuttavia la manovra nerazzurra si fa frenetica e anche leziosa, i ragazzi del Gasp cercano la combinazione di fino che conduca uno di loro, in genere Zapata, a tu per tu con Cragno. Il gioco è saldamente in mano all’Atalanta, il Cagliari, spronato a gran voce da Mazzarri, si accontenta di lunghi rilanci sulle punte, alla ricerca del corridoio buono. Operazione che riesce a tratti. L’Atalanta arriva in odore di gol con Zapata, un gladiatore, sull’invito di Koopmeiners, il Panterone brucia Godin e tenta lo scavetto su Cragno che in uscita rotolante gli ricaccia il pallone e in gola l’urlo del gol.

    Gol mancato gol subito. In uno delle rare uscite in avanscoperta, il Cagliari pareggia. Demiral sbaglia il rilancio, palla a Godin che pesca immediatamente in verticale Joao Pedro, la difesa dell’Atalanta è scoperta, de Roon fallisce la diagonale, il capitano rossoblù calcia in anticipo di Demiral, il difensore corregge la traiettoria quel tanto che inganna Musso: 1-1. 

    L’Atalanta si rifà subito. Splendido assist di Koopmeiners per Zapata, Duvan si scrolla di dosso Godin, piroetta su se stesso e scarica il mancino, Cragno tocca il pallone ma non può fermarlo: Dea di nuovo avanti. Partita ancora e sempre vibrante e bella. Con qualche spigolo (ammoniti Godin e Koopmeiners), il canovaccio del match non cambia fino all’intervallo.

    Nella ripresa Mazzarri si aggrappa al coraggio della disperazione. Fuori Deiola che aveva fatto lo stopper aggiunto, e dentro Grassi, un centrocampista di manovra. Marin e Zappa avanzato il raggio d’azione e la Dea ha perso un po’ dello smalto spavaldo che l’aveva ispirata. Gasperini corre ai ripari, avanza De Roon a centrocampo e torna alla difesa a tre. Episodio cruciale al 10’, Cragno non trattiene un tiro di Zappacosta, Carboni nel tentativo di liberare l’area colpisce il pallone e la gamba destra di Pasalic. Piccinini decreta il calcio di rigore. Mazzarri si dispera, il Var (Chiffi) richiama l’arbitro all’on field review e Piccinini cambia idea. Nessun fallo da parte del difensore rossoblù. Ora è Gasperini a protestare col quarto uomo, Santoro. Francamente non se ne può più degli allenatori che schizzano in aria come grilli ad ogni fischio dell’arbitro, fosse anche per decretare una rimessa in gioco. E non se ne può più di un regolamento folle che nel tentativo di normare ogni circostanza del gioco finisce per confondere gli arbitri e provoca difformità di valutazione che fanno a pugni con la logica e la giustizia.

    Partita dunque ancora in bilico, il Cagliari raddoppia gli sforzi, Nandez è un po’ calato ma come si fa a rinunciare alla sua verve? Mazzarri provvede, dentro Pavoletti per Strootman e squadra finalmente a due punte. Gasperini risponde tirando via Koopmeiners, ammonito, e Malinovskyi, alquanto confusionario, mette Lovato un difensore, e Ilicic. L’Atalanta si rianima e Ilicic ha palla del 3-1 ma Cragno gli nega il gol. Altri cambi di qua e di là, nel finale Mazzarri tenta il tutto per tutto (dentro Pereiro e Farias), Pavoletti con la solita zuccata quasi spazzola l’incrocio dei pali di Musso, Palomino è un gigante e non gli lascia altro che bricole. Si rivede per pochi minuti Pessina e Mancini potrà contare su di lui. L’ultimo assalto del Cagliari, con Farias ad affiancare Pavoletti e Joao Pedro in avanti, è quasi commovente. Alzando le linee la squadra di casa si espone al contropiede e Pasalic, Ilicic e Zappacosta in rapidissima successione nella medesima azione, si mangiano il terzo gol. Sarebbe stato troppo. Per il Cagliari e anche per l’Atalanta. 

    :(actionzone)

    IL TABELLINO

    Cagliari-Atalanta 1-2 (primo tempo 1-2)

    Marcatori: 7' p.t Pasalic (A), 27' p.t Joao Pedro (C), 43' p.t Zapata (A)
     
    Assist: 7' p.t Zappacosta (A), 27' p.t Godin (C), 43' p.t Koopmeiners (A)

    Cagliari (4-4-1-1): Cragno; Zappa (44' s.t Farias), Godin, Carboni, Lykogiannis; Bellanova (37' s.t Pereiro), Deiola (1' s.t Grassi), Strootman (16' s.t Pavoletti), Marin; Nandez; Joao Pedro. All. Mazzarri

    Atalanta (3-4-2-1): Musso; de Roon, Demiral, Palomino; Zappacosta, Koopmeiners (18' s.t Lovato), Freuler (45' s.t +2 Pessina), Maehle; Pasalic (45' s.t +2 Pezzella), Malinovskyi (18' s.t Ilicic); Zapata. All. Gasperini

    Arbitro: Marco Piccinini di Forlì

    Ammoniti: 20' p.t Godin (C), 44' p.t Koopmeiners (A)  

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