Redazione Calciomercato
Atalantamania: CDK e Scamacca non fanno miracoli, il mercato sì!
MERITO AL FROSINONE?- Di solito in queste partite è sempre difficile capire quanto sia più merito dell’avversario e quanto demerito tuo. Di Francesco, col suo modulo in continuo cambiamento, con giocatori così duttili da togliersi i panni di mezzali per travestirsi da attaccanti aggiunti, con la mossa jolly Barrenechea che ha sconvolto i piani della Dea, ha costruito una bella squadra. Un ritmo e un’intensità che quando l’Atalanta non ritrova in sé stessa, ma contro, va in tilt. Non è questione di approccio ma di caratteristiche, dice il Gasp, che ha rivisto gli stessi errori della scorsa annata, pur con una squadra semi-rivoluzionata.
SVOLTA DAI NUOVI- La spiegazione è semplice: dal 1’ al 45’, quando l’Atalanta non ha giocato e ha subìto i padroni di casa (che errore Lookman!), bis compreso, 10 degli 11 in campo erano i nerazzurri del 2022/2023. Normale quindi rivedere gli stessi pregi e gli stessi difetti di un anno fa, quando l’Atalanta perdeva con il Lecce o subiva due gol dallo Spezia. Solo Kolasinac, come i vari Bakker, Adopo, Scamacca e De Ketelaere possono portare caratteristiche nuove. E a volte, introdurli a gara in corso, può non bastare a rimediare agli errori della vecchia guardia. La nota positiva è Zapata che torna al gol, mentre i nuovi innesti a questo giro restano a secco. Non si può pretendere un centro a ogni partita, nemmeno Højlund qualche mese fa. Il mercato però può completare la rivoluzione, con una pedina in difesa (Hien) e una in fascia (Holm o Iling Junior). “In quest’ultima settimana speriamo di cogliere qualche opportunità per rinforzarci”: l’ad Luca Percassi ha aperto uno spiraglio in vista del Monza. Altra piccola da temere.