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Atalanta, alla ricerca di un nuovo Lookman: da Cherki ad Enciso, il punto
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"Credo sia un luogo comune, non siamo così numerosi in attacco". Il tecnico dell'Atalanta Gian Piero Gasperini aveva salutato così il 2024, con un sogno per il reparto avanzato. Da quel giorno sono stati tanti i commenti, tra una gara e l'altra, che l'uomo mercato Tony D'Amico e l'ad Luca Percassi hanno rilasciato. Il senso però è sempre lo stesso: "Nessuna necessità, ma se ci sarà l'occasione la coglieremo". E qualche nome sul blocchetto degli appunti è rimasto. Non tanto per la difesa, nonostante il grave ko di Kossounou, che rischia l'operazione e una stagione finita con largo anticipo, né per il centrocampo, dove si utilizzano semmai i duttili Scalvini e Pasalic, ma proprio per il reparto avanzato.
SIMIL LOOKMAN- Non serve una punta all'Atalanta, che ha appena recuperato Retegui. Nel momento migliore: per pareggiare con la Juve e provare a battere per la seconda volta la capolista Napoli e portarsi così a -1 dalla vetta nella sfida scudetto di domani sera al Gewiss Stadium. Inoltre, proprio ieri pomeriggio, ha iniziato a lavorare sul campo anche Scamacca, che a brevissimo rientrerà nelle rotazioni del Gasp insieme all'oriundo, garantendo due terminali offensivi da Nazionale. In quel ruolo, da punta, possono giocare all'occasione anche De Ketelaere e Zaniolo. Quello che serve all'Atalanta è quindi più un trequartista che possa trasformarsi in esterno offensivo con affondi e guizzi dinamici. Un Lookman che salti l'uomo, ma anche un Samardzic che inventi azioni dove non ci sono. I bergamaschi vogliono lottare per il primo posto, ma anche per i primi otto in Champions e per la finale di Coppa Italia. Con le nuove ambizioni, un altro rinforzo farebbe comodo.
I NOMI - Da Berardi e Maldini, che resta comunque un oggetto del desiderio ambito per la prossima estate, si è passati a monitorare Rayan Cherki e Julio Enciso. Due profili offensivi, giovani ma d'esperienza e ancora tanto potenziale, che piacciono molto alla dirigenza nerazzurra. L'ostacolo, in entrambi i casi, è il prezzo alle stelle e la volontà dei club di appartenenza di tenerseli stretti almeno nella finestra invernale. Il francese classe 2003 Cherki milita nel Lione, che non vuole lasciarlo partire per meno di 35-40 milioni. Il francese è il jolly europeo: in Europa League, su 6 gare giocate, ha creato 6 volte un'occasione da gol. In media, è sempre decisivo sui campi internazionali, un fatto che non è passato inosservato agli scout nerazzurri. Enciso invece, che tra meno di una settimana compirà 21 anni, al Brighton in Premier è stato già impiegato una dozzina di volte un po' in tutti i ruoli dell'attacco e ha sempre mostrato il suo apporto ai colleghi di reparto. Rapido e generoso, sarebbe utile nel camaleontico tridente gasperiniano dove tutti fanno tutto: il club inglese per il suo numero 10 chiede però sui 35 milioni. Ora la dirigenza bergamasca dovrà decidere se vale la pena fare questo investimento da qui al 2 febbraio, guardando anche al futuro: in estate sarà difficile riuscire a trattenere Lookman, lo scorso agosto a un passo dal PSG e ora ambito da tutte le big d'Europa.
I NOMI - Da Berardi e Maldini, che resta comunque un oggetto del desiderio ambito per la prossima estate, si è passati a monitorare Rayan Cherki e Julio Enciso. Due profili offensivi, giovani ma d'esperienza e ancora tanto potenziale, che piacciono molto alla dirigenza nerazzurra. L'ostacolo, in entrambi i casi, è il prezzo alle stelle e la volontà dei club di appartenenza di tenerseli stretti almeno nella finestra invernale. Il francese classe 2003 Cherki milita nel Lione, che non vuole lasciarlo partire per meno di 35-40 milioni. Il francese è il jolly europeo: in Europa League, su 6 gare giocate, ha creato 6 volte un'occasione da gol. In media, è sempre decisivo sui campi internazionali, un fatto che non è passato inosservato agli scout nerazzurri. Enciso invece, che tra meno di una settimana compirà 21 anni, al Brighton in Premier è stato già impiegato una dozzina di volte un po' in tutti i ruoli dell'attacco e ha sempre mostrato il suo apporto ai colleghi di reparto. Rapido e generoso, sarebbe utile nel camaleontico tridente gasperiniano dove tutti fanno tutto: il club inglese per il suo numero 10 chiede però sui 35 milioni. Ora la dirigenza bergamasca dovrà decidere se vale la pena fare questo investimento da qui al 2 febbraio, guardando anche al futuro: in estate sarà difficile riuscire a trattenere Lookman, lo scorso agosto a un passo dal PSG e ora ambito da tutte le big d'Europa.
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Quello immagino che non sia reato.