Atalanta -6:| Cigarini 'Ce la faremo'
Un ritorno gradito e tanto atteso, del quale si è parlato a lungo nel corso della pazza estate atalantina, prima di brindare alla firma tanto attesa. Luca Cigarini è di nuovo un giocatore nerazzurro, arrivato in prestito dal Napoli, dopo la stagione 2008/2009 passata a Bergamo sotto la guida diDel Neri con 23 presenze e due reti e tanto lavoro utile per la squadra in fase di costruzione.
«E' sempre stata mia intenzione tornare a Bergamo, nonostante l'interesse di altre squadre - ha affermato il numero 21 atalantino - Il mio desiderio era poter ritornare a vestire la maglia dell'Atalanta, per questo motivo non vedo l'ora di ricominciare e di essere a Genova per la prima partita di campionato. Del resto sono sempre stato vicino ai giocatori nerazzurri e all'Atalanta, questo è un gruppo sano e felice. Non ho ancora avuto un colloquio conColantuono, ma me ne hanno parlato tutti bene». Le ultime due stagioni hanno regalato più dolori che gioie al giovane cresciuto nel settore giovanile del Parma, sotto la guida di Lele Zamagna, ds atalantino.
“A Siviglia è stato un po' strano, andava bene sia con la società che con l'allenatore. Quando è stato cambiato il mister non ho più giocato, sono stati mesi difficili, ma che mi sono serviti a crescere. Sono cambiato rispetto alla mia precedente esperienza in maglia nerazzurra. Ci sono state delle bastonate, che mi hanno rafforzato a livello mentale: c'è un nuovo Cigarini, che ha mantenuto qualche cosa positiva di quello vecchio. Adesso non penso alla Nazionale, ma solo a giocare, dopo due anni difficili. ANapoli, per Mazzarri non ero adatto al suo gioco: me lo ha detto chiaramente e serenamente abbiamo preso strade diverse, senza alcun problema”.
Nonostante un piccolo contrattempo come rivelato dal direttore dell'area tecnica atalantina Pierpaolo Marino, Cigarini è pronto e potrebbe essere disponibile per la prima di campionato.“Sono pronto per giocare dall'inizio, credo di essere a livello degli altri. Sono due anni che faccio fatica a giocare per diversi motivi. Non do la colpa a nessuno, mi sono riposato per due anni e punto a dare il doppio quest'anno”.
Sollecitato a pronunciarsi sul caso del calcioscommesse, Cigarini ha detto: «Ho seguito la vicenda da fuori, anche se con Cristiano e Thomas ci siamo sentiti. E' una situazione strana. Spiace per Cristiano che è poi il faro della squadra e il punto di riferimento dei tifosi. Spiace anche per il meno 6 sicuramente pesante, ma sono convinto e sicuro che colmeremo il gap e potremo giocarci le nostre carte». A garantire per lui ci ha pensato Marino, che già lo portò a Napoli dopo l'annata positiva in maglia atalantina. «Si è allenato a parte solo per motivi precauzionali, perchè è reduce da una distorsione a una caviglia, ma è nulla di grave».
Il dirigente atalantino ha poi tracciato un bilancio del mercato. «Avevamo deciso di rafforzare il reparto difensivo e quello offensivo, non volevamo rifare la squadra. Con Schelotto sono 7 i nuovi acquisti. Abbiamo rinnovato metà squadra, rafforzato l'attacco con Denis e Moralez, che abbiamo strappato alla concorrenza. Brighi e Cigarini garantiscono grande esperienza. L'operazioneFloccari potevamo farla a determinati parametri: una volta che questi sono saltati abbiamo mollato la presa. Non stavamo pensando a lui dall'inizio del mercato, ma era conveniente e ci abbiamo provato. Abbiamo l'intelaiatura adatta per farci valere. Bianchi non sarebbe stato adatto, vista la presenza di Denis. La richiesta più insistenze per Ardemagni veniva dalla Juve Stabia: a torto o a ragione ha preferito rimanere anche se sulla carta non ha spazi».
Una parola anche per il presidente Percassi per i grossi sacrifici economici e per Favini. SuTiribocchi, dato in partenza per Varese, al quale poi è stato rinnovato il contratto - Marino è stato chiaro: «Può ricoprire un ruolo molto importante dentro e fuori dal campo: in lui ho visto gli occhi della tigre. Era giusto dargli un segnale di fiducia. Deve far da chioccia anche ai giovani comeGabbiadini che fra l'altro Zamparini voleva a Palermo per schierarlo subito. L'Atalanta a questo proposito deve dare fiducia nel settore giovanile e non dimentichiamoci che tantissimi grandi hanno vestito la maglia nerazzurra nei loro primi anni di carriera. E' logico non avere fiducia in lui quando poi vengono a chiedercelo squadre di un certo livello?».
Infine un appello ai tifosi, chiamati a gran voce a riempire il Comunale dal dirigente atalantino. “Non dobbiamo avere delle ansie nel fare il bene del club e dei tifosi. Sono convinto che la squadra raggiungerà la metà se tutti si comporteranno da uomini: la nostra convinzione deve essere supportato da tutto l'ambiente. Il Comunale dovrà essere inespugnabile e per questo non abbiamo bisogno solo di giocatori ma anche di uomini”.