AFP/Getty Images
Astori è per sempre: tatuaggi, sciarpe, onori ed Europa, così Firenze lo ricorda
Una mattina come tutte le altre, un rituale ormai per un calciatore in Italia, sfociò in un evento drammatico. Ma Davide, da buon portatore della fascia e guida del gruppo, è riuscito nell’intento di riunire tutti, l’unico obiettivo che la Fiorentina doveva perseguire. Riaccendendo le speranze. Sensazioni dolorose, emozioni forti. E valori riscoperti.
PER SEMPRE – Fin dalle prime ore, i tifosi e la squadra hanno celebrato il proprio Capitano. Dal muro di sciarpe e omaggi fino alle più disparate iniziative. Lentamente, tutti iniziano a raccontare, soprattutto i giocatori, quei terribili attimi successivi al lutto. La forza che Astori ha lasciato è immensa, ha colpito ogni angolo d’Italia e del mondo, con un’eco doverosa.
SULLA PELLE – Il ricordo è forte, il vuoto lasciato è grande. Tutti hanno sottolineato a più riprese l’importanza e la bontà di Astori. Biraghi e Pioli, oltre a qualche tifoso, si sono tatuati sulla pelle la sigla “DA13”, rappresentativa e celebrativa fin dall’inizio di questa tragedia. Nel cuore di ognuno di noi, come lo testimonia l’accoglienza riservata alla squadra al rientro dalla vittoria contro la Roma: appassionati e calciatori, uno di fronte all’altro, che cantano nel nome di Davide.
SULLE MAGLIE – I sostenitori hanno invaso i Viola Store per acquistare la maglia con il nome del Capitano. E sotto uno slogan, una scritta, per ricordarlo. Adesso è disponibile una patch, sempre recitante “DA13”, stampabile su qualsiasi capo d’abbigliamento disponibile a tinte viola. Dopo il ritiro della divisa numero tredici e l’intitolazione del Centro Sportivo, continuano le iniziative per onorare la memoria.
IN CAMPO – E poi c’è la classifica, naturalmente. Anzi, non parlare di classifica deve essere il mantra per la Fiorentina. Dunque, poi c’è il terreno di gioco. Quello in cui la formazione gigliata è giunta alla sesta vittoria consecutiva, quello entro il quale ha saputo rilanciare e rilanciarsi, rientrando nella lotta europea e stazionando adesso a due punti di distanza dal sesto posto. Mancano sei partite, il numero ridonda e la strada è ancora lunga.
PER SEMPRE – Fin dalle prime ore, i tifosi e la squadra hanno celebrato il proprio Capitano. Dal muro di sciarpe e omaggi fino alle più disparate iniziative. Lentamente, tutti iniziano a raccontare, soprattutto i giocatori, quei terribili attimi successivi al lutto. La forza che Astori ha lasciato è immensa, ha colpito ogni angolo d’Italia e del mondo, con un’eco doverosa.
SULLA PELLE – Il ricordo è forte, il vuoto lasciato è grande. Tutti hanno sottolineato a più riprese l’importanza e la bontà di Astori. Biraghi e Pioli, oltre a qualche tifoso, si sono tatuati sulla pelle la sigla “DA13”, rappresentativa e celebrativa fin dall’inizio di questa tragedia. Nel cuore di ognuno di noi, come lo testimonia l’accoglienza riservata alla squadra al rientro dalla vittoria contro la Roma: appassionati e calciatori, uno di fronte all’altro, che cantano nel nome di Davide.
SULLE MAGLIE – I sostenitori hanno invaso i Viola Store per acquistare la maglia con il nome del Capitano. E sotto uno slogan, una scritta, per ricordarlo. Adesso è disponibile una patch, sempre recitante “DA13”, stampabile su qualsiasi capo d’abbigliamento disponibile a tinte viola. Dopo il ritiro della divisa numero tredici e l’intitolazione del Centro Sportivo, continuano le iniziative per onorare la memoria.
IN CAMPO – E poi c’è la classifica, naturalmente. Anzi, non parlare di classifica deve essere il mantra per la Fiorentina. Dunque, poi c’è il terreno di gioco. Quello in cui la formazione gigliata è giunta alla sesta vittoria consecutiva, quello entro il quale ha saputo rilanciare e rilanciarsi, rientrando nella lotta europea e stazionando adesso a due punti di distanza dal sesto posto. Mancano sei partite, il numero ridonda e la strada è ancora lunga.