Dopo qualche mese di trattativa l’accordo è stato raggiunto; molto più vicino alle esigenze di Pirelli che a quelle dell’Inter, che si è dovuta accontentare - per il momento - di un rinnovo al ribasso rispetto al precedente contratto in scadenza 2016. Base fissa da circa 11,5 milioni di euro a stagione con incentivi collegati ai risultati sportivi: alla fine il compenso totale sarà raddoppiabile, ma nel caso l’Inter dovesse arrivare a vincere tutto e non è semplicissimo. Accordo raggiunto dopo qualche spallata regolamentare da entrambe le parti: la prima a fare la voce grossa è stata l'Inter, quando certa di un’offerta da venti milioni di euro l’anno da parte di Etihad ha alzato le richieste con fare autoritario. Appurato il mega bluff, la palla è passata nelle mani di Pirelli, che a quel punto ha indicato le proprie condizioni, certa di non avere altri concorrenti. 
SE INVESTI TI SOSTENGO - Alla fine l’accordo accontenta tutti, ma consolida ulteriormente il già profondo rapporto di stima tra Moratti e Tronchetti Provera. Tra i due sembra esserci un'asse che va oltre l’attuale presidenza, un’intesa atavica che li unisce nel percorso. Tanto che Moratti (mediante una battuta scherzosa), a chi gli chiede di chi fosse il merito dell’accordo tra le parti risponde: “il mio”. Una risposta seguita da una fragorosa risata, ma forse la verità non è poi così lontana. Come è chiaro che lo stesso Tronchetti Provera si aspetti un’Inter sempre più competitiva nei prossimi anni: “Thohir mi ha svelato che comprerà solo campioni”, altra frase elargita a mo’ di battuta, ma probabilmente ben diretta verso il bersaglio. “Le cifre dell’accordo? - prosegue il vice presidente esecutivo di Pirelli - sono altissime, circa 12 milioni di euro a stagione che possono raddoppiare in base al conseguimento dei vari obiettivi sportivi”. Come a dire, se l’Inter vince e investe, Pirelli è pronta a dare il proprio sostegno, se ciò non dovesse accadere, si farà bastare i circa dodici milioni l'anno. E Moratti potrebbe essere d’accordo.