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Assalto al Milan dal Qatar, fonti Elliott fermano tutto: la ricostruzione
L'INDISCREZIONE - Non un semplice sondaggio: sempre secondo l’agenzia, sarebbe infatti iniziata la discussione tra le parti, e un primo incontro tra i rappresentanti del fondo e quelli del Milan si sarebbe già tenuto, all’inizio di questa settimana, proprio a Milano, con una possibile replica ieri. Il capoluogo lombardo, dove il Qatar vanta già diversi interessi e investimenti importanti, è il teatro dove la trattativa verrebbe portata avanti. Leader e guida del fondo arabo non sarebbe, come in precedenza paventato, Nasser Al-Kelaifi, presidente del Qatar Sports Invesments e del PSG, ma una figura molto più vicina di quest’ultimo ad Al-Thani, emiro del Qatar. Questo, secondo Adnkronos, sarebbe un ulteriore segnale del forte interesse dei qatarioti per il club meneghino. All-in sul Milan che, dal canto suo, ha preferito non rilasciare commenti all’agenzia in merito alla trattativa.
LA POSIZIONE DI ELLIOTT - Un’indiscrezione che non trova riscontri. Fonti vicine ad Elliott, fondo proprietario del Milan, consultate da calciomercato.com hanno confermato e ribadito che la posizione del gruppo guidato da Gordon Singer è sempre la stessa, chiara e lineare, da quando la società è stata prelevata da Yonghong Li, nel luglio dello scorso anno. Elliott vuole riportare il Milan dove merita, tra le stelle più luminose del calcio europeo. Quello pensato per i rossoneri non è un sogno, ma un progetto da realizzare, con una precisa strategia, pianificando ogni passo. Un piano triennale, ambizioso, volto a valorizzare nuovamente il marchio. Quando si è impossessato del club, l’imprenditore americano ha fissato anche il possibile costo di acquisto per eventuali acquirenti: 1 miliardo di euro, cifra studiata e pensata per il potenziale dei rossoneri. Riportare il Milan dove merita: il sogno, anzi il progetto, va avanti.