Romamania: il derby non si gioca con le chiacchiere. Petrachi: che fatica coi macigni di Monchi!
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Smalling? Aspettiamo, aspettiamo. Indubbiamente il giocatore è di buon livello ma, come sempre e soprattutto quando arrivano dalla Premier carichi di gloria e pedigree, a fare la differenza saranno le motivazioni, gli stimoli e la voglia di sentirsi importanti. E' già successo e succederà ancora. Soprattutto in un calciomercato che strizza l'occhio ai prestiti e alle operazioni 'light' dal punto di vista economico, siano esse a parametro zero o costruite su complesse rateizzazioni. D'altra parte, a Petrachi tocca fare miracoli con quel che non ha (soldi a cascata) e soprattutto con quel che ha e non riesce a dare via. Mi riferisco a tutti quei fantastici affari firmati da Monchi che ora pesano sui destini romanisti come un macigno e sui bilanci come un camion di macigni. Schick soprattutto, che qualcuno voleva addirittura titolare al posto di Dzeko, ma anche Olsen, Santon e tutti gli altri.
Ora però, c'è da pensare al derby e a una vigilia vissuta su due elementi che sulla carta e se non fosse un derby, appunto, lo renderebbero scontato. Il primo: la velocità e la forma scintillante degli attaccanti laziali. Il secondo: l'inguardabile assetto difensivo della Roma, incastonato nella pochezza dei suoi interpreti. Vista così, il derby non dovresti neanche giocarlo. Ma, come dicono tanti e tanti allenatori con saggezza: “poi però c'è la partita e allora giochiamola...”.
In effetti, le preoccupazioni della vigilia ci stanno tutte, chiaro, ma è proprio la storia del derby a raccontare come sentirsi più forti e favoriti finisca spesso per far rima con sconfitta. Difficile che la Lazio possa cadere in un simile imbuto di ingenuità, ma è altrettanto difficile, almeno spero e credo, che la Roma possa giocare così male, là dietro, così come ha fatto con il Genoa. E il fatto che Juan Jesus non sarà titolare (ci mancherebbe altro...) rappresenta già una piccola garanzia. A patto che l'attor giovine proveniente dalla Gasperini Factory, Mancini, si presenti mostrando le sue indubbie qualità, sebbene rodate al meglio nella difesa a tre. Nel frattempo, mentre il derby s'avvicina, ecco le avversarie in Europa League: Borussia Mönchengladbach, Istanbul Basaksehir, e gli austriaci dl Wolfsberger. Male non è andata, dai. A patto che la Roma non pensi di giocarsela con la puzza sotto al naso, come spesso capita alle nostre squadre quando giocano nell'Europa del piano di sotto.
Paolo Franci