Battute in quattro giorni Novara e Livorno, e pronta a dare la caccia ai play off in campionato, la Sampdoria si appresta ad affrontare il Torneo di Viareggio con nuova energia e convinzione. Il ciclo degli imbattibili, quello che tutto ha vinto e a cui è mancato poco per conquistare anche il rinomato torneo internazionale viareggino, si è ormai chiuso. La squadra che annoverava tra gli altri i vari Fiorillo, Poli, Marilungo e Koman non c'è più per sopraggiunti limiti d'età, e i blucerchiati stanno cercando di tornare ai fasti di quegli anni con un gruppo tutto nuovo. Tra l'anno scorso e quest'anno è partito un nuovo progetto con tanti ragazzi provenienti dagli Allievi Nazionali.

Mister Aglietti dopo aver fatto partire il nuovo corso ha provato il grande salto passando all'Empoli in serie B. Ora sulla panchina del club di Corte Lambruschini siede Luciano Bruni, che di Torneo di Viareggio se ne intende avendo portato la Juventus alla vittoria appena dodici mesi fa. Nelle prossime settimane cercherà il personalissimo bis. Rispetto a qualche anno fa non si parte più come favoriti, e questo forse non è uno svantaggio soprattutto per dei calciatori così giovani. Due sono essenzialmente i cardini di questa Samp: Nenad Krsticic e Pedro Obiang.

Sul primo si potrebbe scrivere un libro, una favola che ha rischiato di trafsromarsi in tragedia. Il centrocampista arriva a Genova da promessa del calcio serbo nel 2008. Giusto il tempo di ambientarsi e poi l'incubo: dopo un'operazione al menisco accusa forti dolori all'addome. Amedeo Baldari, storico medico blucerchiato, si insospettisce ma il risultato degli esami è peggiore del previsto: linfoma molto aggressivo. La vita della promessa blucerchiata è a rischio ma lui non si arrende: insieme allo staff medico lotta contro la malattia e infine la sconfigge. Il suo calvario finisce ad aprile 2010, quando ritorna a solcare i campi da gioco. L'incubo è finito. Da quel giorno in poi Nenad Krsticic è tornato a sognare una carriera da calciatore come tutti i ragazzi della sua età.

A coprirgli le spalle sul rettangolo verde sarà Pedro Obiang, che ha ricevuto il testimone come timoniere del centrocampo da Roberto Soriano trasferitosi dal suo mentore Aglietti in prestito. Classe 1992, è considerato uno dei migliori giovani del mondo nel suo ruolo. Mimmo Di Carlo lo ha già fatto esordire con la prima squadra, dove ha sempre ben figurato. Fisico statuario, buona tecnica e grandi tempi di gioco: sarà lui la mente della Sampdoria che affronta il Viareggio...