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Aspettando Ibra, il Milan ha bisogno di Leao: il tempo dell'attesa è finito
ENTUSIASMO SENZA GOL - I risultati in campo, però, non hanno confermato le aspettative dei tifosi, che nel portoghese avevano riposto tutte le (ultime) flebili speranze di una stagione già bollata come negativa e fallimentare. Un solo gol (contro la Fiorentina), diverse occasioni sprecate e un continuo su e giù tra i voti delle pagelle e l'opinione di tifosi e addetti ai lavori. Il talento non gli manca, così come il futuro davanti a sè: i soli 20 anni, infatti, lo rendono il prototipo dell'identikit pensato da Elliott, che in estate ci ha creduto davvero, arrivando a mettere sul piatto del Lille ben 30 milioni di euro.
L'ORA DELLA VERITÀ - Il difficile, però, arriva ora: dopo aver ben impressionato, servono i gol. Anche perchè questo Milan ha dimostrato di fare tanta, tanta fatica in area di rigore. In tredici partite sono arrivati solamente dodici gol e il compagno di reparto Piatek sembra non vedere la luce in fondo al tunnel: paradossalmente, un'opportunità per Leao. Aspettando Ibra, il portoghese è chiamato a sfruttare la scarsa produzione del polacco e dimostrare di non essere un giocatore acerbo. Per lui, a Parma, potrebbe arrivare una maglia da titolare: in casa Milan scatta l'ora di Leao.