L’Arsenal, affidato in via provvisoria a Freddie Ljungberg, è stato travolto dal Manchester City. Lo svedese non ha colpe, ma la gestione di questo gruppo pare superiore alle sue possibilità. La verità di fondo è però un’altra e prescinde dagli allenatori: scelte di mercato discutibili, qualche giocatore inadeguato, la sensazione di fine d’epoca che continua ancora a trascinarsi diciotto mesi dopo l’addio di Arsene Wenger. Emery è stato un’illusione. La lunga traversata tra passato e futuro è ancora da percorrere. Sarà Carlo Ancelotti l’uomo della svolta? Come si legge sulla Gazzetta dello Sport, da ieri il suo nome è tornato d’attualità nei rumors dei Gunners. Nelle prossime ore potrebbero maturare novità, ma non basta solo arruolare Ancelotti per sterzare: bisogna anche compiere investimenti immediati e importanti.