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    Arsenal, Gabriel Jesus è sul mercato: lo stipendio monstre e a chi può interessare. Anche in Serie A

    Arsenal, Gabriel Jesus è sul mercato: lo stipendio monstre e a chi può interessare. Anche in Serie A

    • Simone Gervasio
    Muoversi sul mercato è ormai diventato come muoversi in area di rigore per un bomber consumato: devi scrutare la situazione, anticipare l'avversario e capitalizzare al meglio un'opportunità che ti si presenta. Ecco perché sempre più club iniziano a lavorare sui propri acquisti ben prima che scatti il mese di giugno. Per le squadre di Serie A, bisogna cercare tra i giocatori scontenti, tra quelli che magari giocano poco nelle big all'estero per trovare soluzioni alle proprie necessità. Vi serve un numero 9? L'Arsenal ha appena messo sul mercato il suo: Gabriel Jesus.
     
    MERCATO - A scriverlo è The Athletic, secondo cui in estate i londinesi sarebbe pronti ad ascoltare offerte per il loro attaccante. Il brasiliano, 27enne, ha un contratto fino al 2027, uno stipendio da oltre 15 milioni all'anno ma potrebbe essere sacrificato sull'altare della sessione estiva. Arteta ha infatti chiesto un nuovo bomber con caratteristiche differenti e un pedigree diverso. All'Emirates si parla di Alexander Isak, di Joshua Zirkzee, di Victor Osimhen: e sarebbero tutti i benvenuti, finanziandone l'arrivo con la cessione di Gabriel Jesus. D'altronde uno come lui di mercato ne ha e parecchio: lo vogliono in Arabia Saudita e club di alta borghesia in Premier. Le italiane potrebbero ancora inserirsi, a determinate condizioni. Attaccante completo, d'aria di rigore ma che sa anche giostrare fuori - talvolta ha giocato anche da ala - la Serie A potrebbe essere per lui un modo di rilanciare una carriera che sembra essere a un punto morto. D'altronde tutte le nostre big potrebbero necessitare di un attaccante a breve. L'Inter per completare il reparto, il Milan per affidarglielo, la Juve - nel caso di cessione di Vlahovic - ma anche Roma e Napoli che si preparano a salutare Lukaku e Osimhen.

    STAGIONE E FORMA - Rispetto a quella passata, questa stagione per il brasiliano è decisamente sottotono. Sono 24 le presenze in Premier, 17 quelle dal primo minuto con 4 gol e una titolarità che però gli sta sempre più sfuggendo di mano, a favore di Kai Havertz. Pur essendo abile e arruolato, Jesus per 3 volte non è proprio entrato in campo per scelta tecnica, incluso il sentito derby con il Tottenham dello scorso turno. Meglio è andata in Champions League dove, in 8 gare, ha raccolto ben 4 reti. Lo scettro di attaccante principe dei Gunners insomma sta cambiando proprietario. Gabriel in campo appare sfiduciato, fuori forma, distante anni luce dalla migliore versione di sé, quella vista forse nella prima parte dello scorso campionato. Lì prese sulle sue spalle l'Arsenal ma, come troppo spesso successo in carriera, un infortunio gli si è messo di traverso e ha contribuito a frenarne stagione e parabola. Arrivato nel nord di Londra nel 2022 come il colpo dell'anno, il giocatore sfilato al Manchester City e, grazie al quale, battere Guardiola diventava possibile. Con Pep era uno di contorno, con Arteta poteva diventare il leader tecnico di una contendente al titolo e così pareva potesse andare fino al ko che ha chiuso in anticipo anche la sua partecipazione ai Mondiali. “Ero nel mio momento migliore, uno dei migliori della mia carriera. Ero al Mondiale col Brasile, gioco e mi infortuno. Da allora ho ancora questi piccoli problemini al mio ginocchio che mi condizionano", ha detto lui stesso, tornando a quel problema fisico patito nella terza partita del girone in Qatar e costatogli la competizione. Ora Gabriel Jesus sta bene: nel 2023/24 ha saltato solo 6 gare ma quella forma non è più tornata. Si è dovuto e si deve tuttora sottoporre a molteplici trattamenti al ginocchio, piccole operazioni di pulizia che però ora potrebbero fargli saltare anche la Copa America. “Ad oggi non so se sarò disponibile. Mancano tre mesi, vedremo cosa succederà", ha chiosato. Futuro incerto in campo e fuori. Gabriel Jesus deve ritrovare la sua forma, tornare a potersi fidare del suo corpo e riprendere a segnare, cosa che quest'anno ha fatto col contagocce. Dall'Italia per lui potrebbe arrivare una telefonata salvifica.

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