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    Arsenal, due strade per vincere la Premier: seguire il Milan o rafforzarsi? C'è Mudryk e il 'sogno' Vlahovic

    Arsenal, due strade per vincere la Premier: seguire il Milan o rafforzarsi? C'è Mudryk e il 'sogno' Vlahovic

    • Andrea Ajello
    Mikel Arteta sa già come si vince la Premier League; lo ha visto fare a Guardiola da posizione privilegiata, nei tre anni e mezzo passati al suo fianco come vice allenatore sulla panchina del Manchester City. Poi la chiamata dell'Arsenal nel dicembre del 2019 che Arteta non poteva rifiutare. L'apprendistato da Pep però ha funzionato, ora possiamo dirlo visto come i gunners stanno dominando questa Premier League. Con la vittoria contro il Brighton, l'Arsenal ha allungato sul Manchester City, ora distante sette lunghezze. Solamente altre cinque volte una squadra era riuscita a fare gli stessi (o più) punti dei 43 realizzati dai gunners dopo 16 partite. In tutti i casi arrivò la vittoria finale del campionato e adesso Arteta spera di non diventare l'eccezione e togliere lo scettro al suo maestro Guardiola.

    ANCHE SENZA LA STELLA - A Guardiola, Arteta non ha "rubato" solo tanti trucchi del mestiere ma anche Gabriel Jesus (e Zinchenkho). Il brasiliano è stato senza dubbio l'acquisto più importante dell'Arsenal. Uno come tanti al City, subito al centro del progetto a Londra, dove aveva iniziato la stagione con 5 gol e 6 assist. Poi l'infortunio che lo terrà fuori a lungo ma che per ora non ha cambiato la situazione. I gunners continuano a volare sull'onda dell'entusiasmo di una squadra che sembra funzionare alla meraviglia a prescindere dai singoli interpreti, dai quali spiccano comunque alcuni come Saka, Odeegard ma anche Saliba in difesa. Riuscirà a tenere questo passo? La risposta a questa domanda passerà anche dal mercato di gennaio.

    IL DILEMMA - L'Arsenal ora è a un bivio, può seguire ciò che aveva fatto il Milan un anno fa, quando i rossoneri, in corsa per lo scudetto, scelsero di non muoversi sul mercato nonostante alcuni infortuni chiave (in quel caso in difesa). Una scelta che poi ha ripagato vista l'esplosione di Kalulu e la vittoria finale del campionato. Dall'altra parte però, la possibilità concreta di tornare sul tetto d'Inghilterra dopo quasi 20 anni, può portare il club a scegliere l'altra via, ovvero fare uno sforzo nella sessione di mercato invernale regalando a Arteta un esterno offensivo in più e soprattutto un alter ego a Gabriel Jesus. 

    MUDRYK E... - L'esterno ucraino dello Shakhtar, Mudryk, sta aspettando il club di Londra, come ha fatto capire più volte suoi social e adesso tocca all'Arsenal affondare il colpo. Le cifre sono elevate, superiori ai 50 milioni di euro per un giocatore che sarebbe perfetto nel 4-3-3 di Arteta. E c'è poi la questione attacco; Gakpo, obiettivo dei gunners, è passato al Liverpool e la cerchia dei nomi si restringe. Un anno fa l'Arsenal guardava con insistenza in Italia per il "sogno" Vlahovic, che poi scelse però la Juve. Il serbo rimane oggetto di desiderio a Londra anche se ipotizzare un'operazione già per gennaio è complicato se non utopistico. Così come la pista che porta ad Abraham, che la capitale inglese la conosce bene ma è ben piantato con i piedi a Roma nonostante una stagione fin qui difficile. Un'alternativa è Jonathan David del Lille. Riflessioni in corso, con tre competizioni impegnative come Premier, Fa Cup ed Europa League, servono tante energie per andare fino in fondo, con il rischio però di spezzare un equilibrio che fin qui è stato perfetto, in campo e fuori. 

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