Abbiamo ascoltato 'Il mondo migliore' di Vasco: che colpo per il re degli stadi!
C’era un volta Pablito che con l’ausilio dei suoi compagni, provvedeva a fare in modo che negli stadi non ci fossero spazi vuoti. Malgrado il suo cognome da anonimo metropolitano, Rossi. Come il Komandante. Rossi anche lui, ma Vasco e non Paolo. Ebbene, chi ragionevolmente si lamenta per il costante calo di spettatori nei teatri del calcio dovrebbe augurarsi che, al posto della canonica partita, ci fosse sempre un concerto del più grande poeta del rock che la musica italiana abbia mai avuto. Il suo appeal popolare verrà confermato il prossimo luglio al Modena Park dove l‘ex “cattivo ragazzo” di Zocca festeggerà i suoi quarant’anni di palco con un concerto (unico della stagione) per il quale, fin da adesso, è quasi impossibile trovare un biglietto.
Saranno almeno duecentomila, gli spettatori. Così verrà polverizzato anche il record fatto registrare a suo tempo da Ligabue al Campovolo. Un sottile legame tutto di colore nerazzurro, comunque, se vogliamo metterla sul calcio. Cantore del mitico Lele Oriali, il “Liga”. Tifoso ufficiale dell’Inter che gli organizzò una festa per il suo sessantesimo compleanno, il “Blasco”. Per il resto sono due storie totalmente differenti che intrigano due popoli diversi, proprio come un derby musicale senza fine. In più rispetto al collega-rivale Rossi può sportivamente vantare un valore aggiunto con il suo “team” motociclistico legato all’Aprilia con il quale vinse un mondiale per la guida di Locatelli.
L’antipasto prima del piatto forte modenese, verrà servito con largo anticipo e cioè subito. Venerdì 14 di questo mese uscirà in tutta Italia il primo dei tre “singoli” che anticiperanno il cofanetto con l’opera omnia, settanta brani, del cantautore rock il cui nome è stato inserito nell’Enciclopedia Treccani come fenomeno poetico-musicale a cavallo di due secoli e dove si racconta che Vasco Rossi è anche l’uomo il quale finanzia costantemente l’Università di Bologna per la ricerca oltre ad essere un mentore ben pagante a favore di tutti i ragazzi che vogliono intraprendere la strada della danza classica, arte della quale lui è un appassionato amante. Questo, insieme al fatto che il Blasco è anche il primo contribuente fiscale di Bologna, contribuisce sempre più ad allontanare dalla sua immagine gli stereotipi frusti del genio “dannato” che, seppure con una certa ragione, gli erano stati appiccicati addosso.
Marito, padre (di tre figli), artista, poeta. E’ oggi il Komandante, re degli stadi, che non finirà mai di stupire. Come saranno costretti a fare tutti i suoi fans e anche i meno attenti ai suoi lavori da venerdì in avanti. Grazie a quel “maestro” di Gino Castaldo e al pianeta telematico dove mantenere un segreto è praticamente impossibile sono riuscito ad ottenere una breve anteprima de “Un mondo migliore” che è il titolo del singolo apripista dell’evento discografico del prossimo anno. Un piccolo e prezioso capolavoro di sonorità e di riflessioni squisitamente “vascorossiane” che riescono ad avvolgerti come una nuvola candida e a trasportarti esattamente in quel “mondo migliore” che non è certamente il nostro di oggi insieme a tutte le piccole malinconie e ai residui rimpianti di una vita che è stata valida e completa soltanto se vissuta “a modo nostro”.
Il manifesto alla buona esistenza e alla partenza dignitosa ovunque si debba andare e ammesso che si possa andare da qualche parte. Un inno ai sentimenti più delicati e profondi. L’ennesimo e stupendo gol di un campione senza confini e senza età di nome Vasco Rossi.