Arrestato! Inchiesta Uefa e scuse Serbia
Ecco il bilancio provvisorio di una notte di guerriglia a Genova: 16 feriti tra cui due carabinieri non gravi, 35 denunciati a piede libero, 138 persone in via identificazione attraverso i filmati effettuati dalla digos e 17 arresti. Tra questi c'è Ivan, il capo ultrà della Stella Rossa di Belgrado, che si era nascosto nel bagagliaio di un pullman ed è stato riconosciuto attraverso una data (1389, l'anno della battaglia del Kosovo, ndr) tatuata sull'avambraccio.
Vari i reati contestati, dal danneggiamento al lancio di oggetti pericolosi alla resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Catene, bastoni, coltelli sono stati sequestrati ai fermati e raccolti intorno allo stadio. Gli scontri sono avvenuti ieri allo stadio Ferraris, dove era in programma la partita Italia-Serbia, sospesa dall'arbitro perché non era garantita l'incolumità dei giocatori in campo. La guerriglia è proseguita nella zona dello stadio fino alle due di notte. Già processati alcuni ultrà arrestati: due le condanne a un anno e 3 mesi.
La Uefa ha ufficialmente aperto un'inchiesta sugli incidenti prima, durante e dopo Italia-Serbia. Il caso verrà esaminato il prossimo 28 ottobre. Questo il comunicato: "A seguito della sospensione della gara di qualificazione a UEFA EURO 2012 tra Italia e Serbia allo Stadio Luigi Ferraris di Genova ad appena sei minuti dal calcio d'inizio, la UEFA ha confermato oggi di aver immediatamente aperto un'inchiesta disciplinare completa e a tutto campo sugli incidenti e i seri disordini che si sono verificati alla partita e sulle circostanze contingenti.
Una volta che l'intero dossier sarà completo, con l'assistenza dei referti di arbitro e delegato, la questione verrà sottoposta all'indipendente Commissione Disciplinare e di Controllo UEFA per ulteriori esami e possibili sanzioni.
Le sanzioni a disposizione della Commissione Disciplinare e di Controllo si possono trovare nel Regolamento Disciplinare UEFA, edizione 2008, Articolo 14, e spaziano dalla diffida e multa, fino alla chiusura dello stadio o alla "squalifica dalle competizioni in corso e/o esclusione da future competizioni".
La data proposta per la riunione dell'organo di disciplina e controllo per questo caso è giovedì 28 ottobre.
Intanto il governo serbo chiede scusa all'Italia. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini ha spiegato di aver ricevuto "scuse formali" in una telefonata con il suo collega di Belgrado, Vuk Jeremic: "La Serbia è un paese che noi aiutiamo ad andare verso l'Europa ed è vittima di questi gruppi criminali, che si sono coperti di vergogna".