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    Arnautovic e quel rischio non considerato: l’Inter pensa di cambiarlo

    Arnautovic e quel rischio non considerato: l’Inter pensa di cambiarlo

    • Pasquale Guarro
    Passano gli anni ma Arnautovic è sempre lo stesso. Re indiscusso nei festeggiamenti del 2010, nonostante la giovane età e la totale ininfluenza nel conseguimento dei risultati sportivi della squadra, l’austriaco si è ripetuto nel 2024 con danze tribali ed esultanze sfrenate a cornice della seconda stella cui ha contribuito con un gol al Genoa e uno alla Salernitana. Per il resto è stato un “desaparecido” tanto quanto Cuadrado, con la differenza che all’arrivo in Duomo per la festa, il colombiano non indossava la felpa della Nord, mentre Arnautovic si ed era l’unico. E allora giù di cori a ritmo di lambada: “Marko Arnautovic, la la la la la la la la la”, anche se probabilmente, visto lo scarso apporto stagionale, avrebbe potuto meritare il più classico dei “Te ne vai o no, te ne vai si o no?”. 

    SCOPERTO IL RISCHIO - La domanda sembra eccessivamente scortese e anche un po’ inopportuna, visto il contesto attuale e il clima di festeggiamento che circonda Appiano Gentile in questi giorni. Ma la verità è che la vecchia stagione è già quasi del tutto alle spalle e che ormai per la dirigenza è giunto il momento di programmare quella nuova, chiedendosi appunto da dove ripartire e cosa cambiare. Ragionando numeri alla mano (ma anche analizzando gran parte delle prestazioni), risulta evidente quanto l’Arnautovic bis non possa essere ritenuta un’esperienza sufficientemente positiva. Per giustificare il suo arrivo bisogna però viaggiare indietro nel tempo e considerare quelle che erano le risorse a disposizione da investire nel centravanti, a un certo punto erano rimasti lui e Zapata e nessuno aveva intuito quanto potesse essere rischioso pensare di utilizzare a gettone uno con la mole fisica di Arnautovic, che più gioca e più va in forma, meno gioca e più si ingolfa. 

    PROBLEMA EVIDENTE  - Un rischio che però a distanza di quasi 12 mesi hanno tutti compreso benissimo e questo è un fattore che non può essere estromesso dalle valutazioni complessive che si fanno puntualmente a fine stagione sui calciatori. Intanto Piero Ausilio ha chiarito a tutti che l’idea generale è quella di iniziare la prossima stagione con 4 punte e a corredo di tale considerazione va ricordato che Alexis Sanchez saluterà a giugno mentre galleggia l’interrogativo che riguarda Correa. Escludendo il cileno e l’argentino, il reparto avanzato nerazzurro può già contare su Lautaro, Thuram, Taremi e Arnautovic. Scorrendo la lista, il problema risulta evidente già a un primo sguardo: manca un vice Thuram e ci sono due vice Lautaro. Ecco perché nonostante un contratto in essere e le numerose smentite, la posizione di Arnautovic sembra scricchiolare. Poi per la dirigenza sarà necessario armarsi di tanta diplomazia e buona capacità di persuasione, ma che ci sia il desiderio di sostituirlo con qualcosa di più adeguato è un dato di fatto a prova di smentita. 

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