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    Argentina, Russia 2018 a rischio: l'incubo Cile vuole la terza impresa

    Argentina, Russia 2018 a rischio: l'incubo Cile vuole la terza impresa

    • Alessio Salerio
    Dal 2000 ad oggi il Cile, entro i 90 minuti, ha vinto soltanto una volta contro l'Argentina: il 16 ottobre del 2008 con un gol di quel Fabian Orellana passato dall'Udinese dopo essersi formato nelle giovanili in patria. Entro i 90 minuti, è da sottolineare. Perché la Roja ha tolto dalle mani dell'Albiceleste due titoli consecutivi in Coppa America, uno in casa e uno nell'edizione del Centenario dell'anno passato. Due pareggi a reti bianche dopo i tempi regolamentari e i supplementari, poi i calci di rigore. Gonzalo Higuain ed Ever Banega nel 2015, Lionel Messi e Lucas Biglia un anno più tardi sbagliano i penalty del doppio fallimento. Nella notte tra oggi e domani la rotta dovrà essere invertita, c'è un Mondiale da conquistare.

    GIRONE SUDAMERICANO - La situazione è critica per entrambe le squadre. Al momento il Cile è tra le prime quattro che voleranno direttamente in Russia insieme a Brasile, Uruguay e al sorprendente Ecuador. L'Argentina è un gradino ed un punto più sotto rispetto ai prossimi diretti avversari, ma sente il fiato sul collo della talentuosa Colombia, che in casa contro la Bolivia può operare il sorpasso, nel caso in cui Messi e compagni falliscano l'obiettivo dei tre punti allo stadio Monumental di Buenos Aires. 

    RADAR PUNTATI SU... - Il primo osservato speciale sarà la stessa Pulce, un fantasma nelle due finali sopra citate, ma decisivo nei 19 punti raccolti finora in queste qualificazioni. In attacco con lui ci sarà il futuro avversario in Champions League nella sfida tra Barcellona e Juventus, Gonzalo Higuain. Il Pipita, dopo i quattro gol tra quarti e semifinali nella scorsa Coppa America, ha mancato l'appuntamento con la porta in quattro delle successive cinque partite in nazionale e, dopo un mese difficile a livello realizzativo con i bianconeri, è atteso alla riscossa. Il Cile potrebbe affidarsi a un 4-3-3 a specchio, con Alexis Sanchez a guidare le offensive: lo scontento attaccante dell'Arsenal ha un'occasione fondamentale per mettersi in mostra su un palcoscenico internazionale.

    BRASILE E NON SOLO - Avversario dal passato insidioso da ricordare anche per il Brasile, che vola in Uruguay per consolidare la leadership nel girone. I quattro punti di vantaggio sulla Celeste e soprattutto i nove sulla Colombia lasciano una via d'uscita anche in caso di passo falso. L'Ecuador, invece, se vuole confermarsi tra le grandi, continuare a sognare ed eliminare definitivamente dalla contesa un'avversaria sempre temibile quando si tratta di Mondiali, deve fare risultato in Paraguay.

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