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    Arch. Casamonti: "Situazione grave in Italia. Inter e Milan a Rozzano e San Donato? Dibattito giusto. Cruciale il dove giocare durante i lavori”

    Arch. Casamonti: "Situazione grave in Italia. Inter e Milan a Rozzano e San Donato? Dibattito giusto. Cruciale il dove giocare durante i lavori”

    • Emanuele Tramacere, inviato a Parma
    L'architetto Marco Casamonti, presente al Festival della Serie A a Parma, è intervenuto ai media presenti per parlare degli stadi nel nostro Paese: "Si deve trovare perché abbiamo una situazione abbastanza grave in Italia, con l'età media degli impianti a 68 anni contro i 35 per esempio della Germania. Abbiamo strutture più vecchie, meno efficienti e non confortevoli. Lo sport si deve porre il problema di come riqualificare anche le città attraverso la rigenerazione e la ricostruzione degli stadi. È una grande occasione per tutti".

    Si possono costruire due stadi vicini come per esempio si vuole fare a Milano nei comuni di San Donato e Rozzano?
    "È giusto che ci sia dibattito perché costruire uno stadio significa costruire una grande infrastruttura urbana per la città, una grande architettura, una grande opera, è ovvio ci sia discussione. Il dibattito è aperto, la cosa importante sarà dopo procedere a fare concorsi, progetti e realizzare le opere perché è di questo che il mondo dello sport ha bisogno".

    Che ne pensa della questione relativa al Franchi?
    "La questione del Franchi dal punto di vista progettuale è chiusa, c'è stato un concorso, c'è stata un'assegnazione, i lavori sono partiti e in linea di principio la questione è chiusa. Il problema ora è dove giocherà la Fiorentina. Quando si fa uno stadio bisogna pensare anche al periodo temporaneo, poiché è giusto cercare di riusare le strutture esistenti prima di costruirne altre perché uno stadio consuma 7-8-10 ettari di suolo e prima di farlo si deve pensare se si può riutilizzare quello vecchio".

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