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    Arabia Saudita, il mercato si chiude senza il botto. Più di 900 milioni spesi, ma che smacco per Salah

    Arabia Saudita, il mercato si chiude senza il botto. Più di 900 milioni spesi, ma che smacco per Salah

    • Andrea Distaso
    Il tempo è scaduto il gong ha suonato alla mezzanotte locale - le 23 in Italia - e anche per l’Arabia Saudita è andata in archivio una sessione di mercato che non si può non definire storica. Certamente quella della svolta per un movimento che ha fatto autentica razzia di molti dei migliori calciatori - e anche di qualche allenatore - del panorama europeo. Arrivando ad assicurarsi due Palloni d’oro come Cristiano Ronaldo e Karim Benzema, un altro fuoriclasse assoluto come Neymar e persino un ct campione d’Europa come Roberto Mancini, nuovo allenatore della nazionale locale. Ma come possiamo riassumere l’ultimissimo giorno di trattative, quello che avrebbe dovuto regalare il colpo esclamativo ad una finestra da oltre 900 milioni di euro investiti (fonte Transfermarkt), seconda soltanto alla Premier League coi suoi 2,8 miliardi?

    SALAH? LA PROSSIMA VOLTA - I club più ambiziosi della Saudi Pro League, la massima divisione saudita, avevano già fatto il grosso nelle precedenti settimane e le ultime ore saranno ricordate piuttosto come quelle di tentativi andati a vuoto per due calciatori che, con motivazioni diverse, hanno seriamente valutato la possibilità in extremis di salutare la Premier League per una nuova e redditizia opportunità. Mohamed Salah è stato per almeno un mese il sogno proibito dell’Al-Ittihad, la squadra che insieme a Benzema si è assicurata dal Chelsea N’golo Kanté e Fabinho dal Liverpool, ma nemmeno la prospettiva di offrire qualcosa come 250 milioni di euro ha fatto crollare il muro eretto dal Liverpool e da Jurgen Klopp. Dall’Arabia giurano che torneranno all’assalto alla riapertura del mercato, ma nel frattempo il mancato arrivo del campione egiziano può essere serenamente derubricato come il primo grande flop di una pomposa ed aggressiva campagna comunicativa e di marketing. Alla pari dei mancati arrivi di Luka Modric o Sergio Ramos.

    SANCHO? NO, GRAY - Niente da fare anche per Jadon Sancho, stella emergente del calcio inglese che sembra essere tuttavia finito in un tunnel dal quale nemmeno un allenatore da sempre capace a tirare fuori il meglio dai giovani talenti come ten Hag è riuscito a farlo riemergere. Il peso delle aspettative e dei 100 milioni di euro versati nelle casse del Borussia Dortmund hanno finito per schiacciare l’attaccante del Manchester United, escluso dall’ultima partita di campionato contro l’Arsenal e protagonista di un vivace botta e risposta con l’allenatore olandese circa i motivi della sua esclusione. L’Arabia Saudita e l’Al-Ettifaq si sono offerte come soluzione last-minute per dare ulteriore lustro ad un campionato che si sta proponendo come vetrina di lusso anche per i migliori giovani del pianeta - lo “scippo” di Gabri Veiga al Napoli è uno dei primi esempi - europei e non. E così la formazione allenata da Steven Gerrard si è dovuta accontentare di Demarai Gray, altra promessa mancata del football britannico acquistato per poco meno di 10 milioni di euro dal Leicester.

    L'ULTIMO COLPO - E così l’ultimo giorno di mercato in Arabia, a livello di colpi in entrata e andati a segno verrà ricordato come quello dell’acquisto da parte del solito Al-Ittihad dell’ex difensore della Lazio Luiz Felipe, trasferitosi nell’estate 2022 al Betis Siviglia. Un giocatore sul quale l’ingegnere Pellegrini avrebbe volentieri puntato anche per questa stagione, quella nella quale il club andaluso rinnoverà le proprie ambizioni europee (come dimostra l’ingaggio di un giocatore come Isco), ma che a fronte delle cifre fuori mercato messe sul piatto dalla Saudi Pro League è diventata un’occasione troppo ghiotta per non essere colta. A trattative chiuse (in entrata) da una settimana, la squadra spagnola non se l’è sentita di rinunciare all’idea di mettere in cassa qualcosa come 25 milioni di euro tra parte fissa e bonus. Tutto qui? Almeno per ora, perché il prossimo 1° gennaio si riaprono i battenti e fino al 30 gennaio prossimo ripartirà il can can e l’assalto alle stelle del Vecchio Continente.
     

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