Arabia, è già finito tutto? Benzema, Henderson e gli altri in fuga dalla prigione dorata
- 66
Tanti scettici, poco più di dodici mesi or sono, quando l'Al-Nassr ha annunciato l'arrivo di Cristiano Ronaldo in un accordo da un miliardo di euro tutto compreso, avevano paragonato la nuova ondata dorata proveniente dall'Est, stavolta medio e non estremo, a quella cinese che si è infranta sugli scogli del Vecchio Continente nello scorso decennio. Le risorse dell'Arabia Saudita sembrano sconfinate, hanno attratto nei mesi giocatori di spessore assoluto e giovani di grande prospettiva, ma l'interesse per il campionato delle stelle, francamente mai decollato, adesso, con l'Al-Hilal di Milinkovic-Savic a sette punti sull'Al-Nassr di Brozovic e a 13 sull'Al-Ahli di Franck Kessié alla giornata 19 su 34, è sotto lo zero.
TRA COPPE E COPPETTE - La politica della Federazione araba è sempre stata quella di importare non solo calciatori e allenatori (Mancini per la Nazionale su tutti, ma anche Nuno Espirito Santo, Matthias Jaissle, Jorge Jesus, Luis Castro), ma anche direttamente il calcio, con le varie supercoppe. Ecco, per quella italiana c'è il piccolo inconveniente che Milan e Juventus sono fuori dalla final four, e quindi l'affluenza, già scarsa, è destinata a essere avvilente. Da qui il ping pong con la supercoppa spagnola che ha irritato la Lega Serie A nelle scorse settimane, fino alla decisione definitiva sulle date tra il 19 e il 22 gennaio.
PRIGIONE DORATA - Poco pubblico, abbiamo detto. Ma anche pochi stimoli: i campionissimi che vanno a concludere la carriera si trovano a vivere in tono decisamente minore emozioni che hanno assaporato in Europa e in Sudamerica, per i giovani talenti come Gabri Veiga si tratta di cambiare completamente cultura e andare incontro ad ostacoli assolutamente evitabili nella crescita professionale, dato che comunque nei loro contratti è previsto il ritorno nel calcio che conta dopo un paio di stagioni. Non è durato nemmeno un quarto di questo tempo Jordan Henderson, che i media inglesi assicurano essere disperato e disposto a rinunciare a ricchissimi bonus presenti nel proprio contratto pur di tornare in prestito in Inghilterra. Se non che adesso, dopo un trasferimento pieno di polemiche all'Al-Ettifaq allenato da Steven Gerrard, tutto il Regno Unito è contro Henderson, che da ambasciatore dei diritti della comunità LGBTQ+ ha accettato di lavorare in un paese dove la non-eterosessualità è addirittura un reato.
KARIM THE... NIGHTMARE - Non se la passa tanto meglio Karim Benzema. Non solo l'Al-Ittihad campione in carica, che con lui sognava la doppietta, è addirittura sotto di 25 punti rispetto all'Al-Hilal, ma il tecnico Gallardo, nel frattempo subentrato a Espirito Santo esonerato, deve fare i conti con la fuga del francese, che si è fatto vedere a Madrid dopo l'ultima sconfitta, la terza consecutiva in campionato. "Benzema ha richiesto tre giorni di ferie a causa di circostanze particolari. Giovedì sera si è recato a Madrid. Karim è un giocatore molto professionale e rimane legato alla squadra", hanno assicurato da Gedda. Ma resta più di un dubbio sulla reale volontà dell'ex Pallone d'Oro.
ANCHE DEMIRAL - C'è persino Merih Demiral, ex Juve e Atalanta, tra i giocatori che vengono segnalati come scontenti. Benzema, comunque, è in buona compagnia anche all'interno dello stesso club. Tra i talenti che hanno accettato i soldi arabi, c'è anche Jota, attaccante portoghese classe 1999 preso per una trentina di milioni e quasi scaricato nel momento in cui c'era una mezza possibilità di arrivare a Salah, per questioni di tetto massimo di stranieri in rosa. Questo limite è destinato ad aumentare, ma non sembra che ci sarà lo stesso fuggi-fuggi verso Oriente nelle prossime sessioni di mercato, sebbene i quattro grandi club gestiti dal fondo sovrano PIF siano pronti a lanciare nuovi assalti milionari.