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    Aquilani simbolo del Milan low cost

    Aquilani simbolo del Milan low cost

    • Gianluca Minchiotti
    L'arrivo di Alberto Aquilani a Orio al Serio con un volo Rayan Air ha un sapore decisamente simbolico: un volo low cost per un acquisto low cost. Come low cost è stato, finora, il mercato del Milan e un po' tutto il calcio mercato italiano targato estate 2011. 
     
    La società rossonera finora ha acquistato gli svincolati Taiwo e Mexes a costo zero, il giovane El Shaarawy a un prezzo ragionevole e, da ultimo, l'ex centrocampista di Roma e Juventus, che arriva dal Liverpool in prestito con riscatto già fissato a sei milioni di euro. 
     
    Il club di via Turati può permettersi di fare un mercato del genere per due ragioni. La prima è che le dirette concorrenti non hanno colmato il gap con i campioni d'Italia. Anzi, gli acquisti del Milan, uniti alla cessione di Samuel Eto'o da parte dell'Inter, al momento non fanno altro che aumentare il divario fra la prima e la seconda in classifica della Serie A 2010-11. In secondo luogo, c'è la questione Berlusconi. Le borse crollano e la manovra finanziaria chiede il sangue agli italiani: non è proprio il momento per il Premier di spendere cifre folli per il calcio.
     
    "Mercato chiusissimo", ha dichiarato ieri l'ad Adriano Galliani. Ed è vero, a meno che non si presenti l'opportunità di riportare Kakà a Milanello con un'altra operazione a costi limitati. Due le condizioni: prestito secco e drastica riduzione dell'ingaggio. Solo in questo caso, il Milan potrebbe aggiungere l'ultimo tassello al suo mercato low cost

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