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Approvata la legge anti-pezzotto: 'Siti illegali oscurati in 30 minuti'
Fino a ieri, quando i pirati erano agevolati da norme fin troppo garantisce, l’AgCom poteva agire solo a patto di aver sentito le ragioni dei truffatori. Adesso le nuove norme sollevano l’AgCom da un obbligo di contradditorio con i delinquenti. E questo renderà molto più tempestiva ed efficace la sua azione repressiva. Saranno i soggetti lesi (supponiamo, la Lega Calcio, Dazn, Sky) a segnalare i siti pirati. A quel punto, l’AgCom potrà imboccare la nuova corsia preferenziale e chiedere alle società delle telecomunicazioni di affondare il sito illegale. Operazione che dovrà avvenire entro massimo 30 minuti.
Le società delle telecomunicazioni dovranno bloccare il sito a livello di indirizzo Ip: misura, questa, molto più forte e durevole. In altre parole, i pirati non potranno aggirare il blocco attraverso un sistema di siti specchio, che replicano indisturbati lo stesso contenuto. Sempre le società delle telecomunicazioni potranno intervenire anche a livello di Dsn – il sistema che traduce il nome di un sito in un indirizzo Ip – benché l’arma si sia rivelata spuntata, in passato. Ovviamente, l’oscuramento è realizzabile a patto di mettere in campo una sofisticata piattaforma tecnologica. L’AgCom avrà tempo 30 giorni (dall’entrata in vigore della legge) per creare un tavolo tecnico aperto alle società delle telecomunicazioni ed alla Agenzia per la Cybesicurezza. Una volta convocato il tavolo tecnico, la piattaforma dovrà essere varata entro 6 mesi. La speranza è che l’oscuramento veloce dei siti illegali possa diventare realtà da inizio 2024.