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Antonio Donnarumma: 'Gigio è felice al PSG, nessun rimpianto verso il Milan. Coi piedi è forte, il problema è un altro'
Il portiere del Padova Antonio Donnarumma ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, nella quale ha affrontato anche le domande relative alla situazione del fratello Gianluigi al Paris Saint-Germain. "Sta molto bene. Spera di giocare di più? Ho letto come voi che il nuovo allenatore Galtier potrebbe mettere fine all'alternanza con Navas, dandogli la maglia da titolare. Chiaramente non entro nel merito, posso però dirvi che per un portiere conta giocare il più possibile", ha dichiarato.
Sulla sua ultima complicata annata: "Difficoltà nel giocare coi piedi? Gigio nel giocare con i piedi nel corto è fortissimo. Mi sono allenato tanto insieme a lui, gli ho visto fare giocate di grande sicurezza e qualità sulla prima impostazione. La chiave di lettura è un’altra: i portieri giocano molti più palloni rispetto a qualche anno fa, è statisticamente normale che in proporzione commettano più errori con i piedi. L’intervento di Benzema è fallo per 9 arbitri su 10. L’errore con la Nazionale è stato invece diverso, frutto di stanchezza da fine stagione e del coefficiente di rischio che innegabilmente si alza quando il portiere è chiamato sempre a giocare con i piedi".
Rimpianti per l'addio al Milan nell'anno dello scudetto? "Nessuno, è felice dove sta e della scelta che ha fatto. Allo stesso modo, mio fratello è un grande tifoso del Milan ed è stato contentissimo di vedere i rossoneri festeggiare".
Sulla sua ultima complicata annata: "Difficoltà nel giocare coi piedi? Gigio nel giocare con i piedi nel corto è fortissimo. Mi sono allenato tanto insieme a lui, gli ho visto fare giocate di grande sicurezza e qualità sulla prima impostazione. La chiave di lettura è un’altra: i portieri giocano molti più palloni rispetto a qualche anno fa, è statisticamente normale che in proporzione commettano più errori con i piedi. L’intervento di Benzema è fallo per 9 arbitri su 10. L’errore con la Nazionale è stato invece diverso, frutto di stanchezza da fine stagione e del coefficiente di rischio che innegabilmente si alza quando il portiere è chiamato sempre a giocare con i piedi".
Rimpianti per l'addio al Milan nell'anno dello scudetto? "Nessuno, è felice dove sta e della scelta che ha fatto. Allo stesso modo, mio fratello è un grande tifoso del Milan ed è stato contentissimo di vedere i rossoneri festeggiare".