Anna Falchi: 'Calendari? Ho usato il mio corpo come un oggetto, non rifarei le scene di sesso' FOTO
LASCIATE STARE MELISSA SATTA - "Melissa Satta incolpata per gli insuccessi di Berrettini? Sì ho letto. Penso che non sia giusto cavalcare quell'onda, altrimenti ti resta attaccata l'etichetta. È una cosa molto negativa. Il paragone con me? Erano tutti uomini molto più grandi di me. All'epoca ero proprio una bambina, non sarai stata in grado neppure volendo di imporre la mia volontà".
GLI EX - "Basta con il passato, voglio pensare solo al presente. Ogni volta un elenco, mi urta il sistema nervoso, anche perché c'è chi ha fatto molto peggio..."
I CALENDARI - "Ho detto di aver usato il mio corpo come strumento di lavoro, e questo fa incazzare le donne. Ma a me non fa incazzare per niente, io faccio quello che mi pare. L'ho utilizzato così, lo dico e lo ribadisco. Ho fatto i calendari? Benissimo! Mi strapagavano, mi piaceva vedermi così, perché quei momenti della vita non capiteranno mai più. Quando li rivedo dico "quanto stavo in forma". Tornando indietro farei solo il primo. Il primo calendario di una donna italiana su Max, fotografato da Marco Glaviano, gli altri avrei potuto anche non farli"
LE SCENE DI SESSO - "La cosa che mi ha dato più fastidio in assoluto nel mio lavoro è stato girare il film su Dylan Dog "Della morte dell'amore". C'erano scene di sesso forti, e girare è stato molto pesante. Devo dire solo grazie a Rupert Everett, una star internazionale, la sua professionalità mi ha aiutato tantissimo, ha cercato di farmi sentire a mio agio. Però quella roba lì mi ha dato tanto fastidio. Se devo recitare scene di sesso non riesco a distaccarmi completamente, provo imbarazzo."