Angelozzi su Giovinco:| 'Bari comunque competitivo'
A 24 ore di distanza, il suo no brucia ancora. Inutile negarlo: a Sebastian Giovinco il Bari aveva fatto la bocca. L'accordo lampo tra Parma e Juventus ha lasciato nell'ambiente barese una strana sensazione di incredulità e delusione. Un sentimento condiviso pure dal ds Angelozzi, che avrebbe tanto voluto arricchire la torta di Ventura con la classica ciliegina. Va riconosciuto, tuttavia, al manager catanese di non aver mai venduto illusioni. L'uomo mercato del Bari ha sempre manifestato le buone intenzioni della società, ma anche le difficoltà di un'operazione affatto semplice sia per i costi, sia per gli intendimenti del giocatore. Ed in effetti, questi sono i due fattori che hanno indirizzato Giovinco verso Parma. Anche se, sul piano economico, l'offerta dei ducali era pressoché identica a quella biancorossa. Ovvero, prestito oneroso (circa 500mila euro pagate dal Parma, mentre il Bari avrebbe dato anche qualcosa in più), con diritto di riscatto della comproprietà (il club di Ghirardi lo ha fissato sui 4 milioni), nonché pagamento dell'ingaggio del trequartista piemontese (1,2 milioni).
'In realtà - svela Angelozzi - il Parma si è impegnato fin da ora ad esercitare il diritto di riscatto della compartecipazione. In pratica, ha camuffato una comproprietà da prestito. Noi, invece, non avevamo la possibilità di fornire immediatamente la garanzia del riscatto perché abbiamo altre comproprietà pesanti che potrebbero essere discusse tra dodici mesi: basti pensare a Barreto, Almiron, Ghezzal. I rapporti con la Juventus? Nessun problema: loro hanno avuto l'opportunità di assicurarsi un'entrata e l'hanno sfruttata. Ma le sinergie restano intatte'. Tuttavia, anche la volontà del fantasista ha avuto un peso. 'E' possibile - prosegue Angelozzi - che Giovinco abbia scelto Parma per non allontanarsi troppo da Torino. Non credo, però, a motivi tecnici. Il progetto di Ventura lo affascinava, né il ragazzo ha mai nutrito dubbi sulle potenzialità della squadra. Non a caso mi hanno chiamato sia lui, sia il procuratore. Entrambi hanno ringraziato il Bari che ha dimostrato in tutti i modi di credere nel giocatore'.
Adesso è fin troppo scontato chiedersi se sul mercato si cercherà un eventuale surrogato della 'formica atomica'. 'Ho sempre detto - risponde Angelozzi - che Giovinco sarebbe stato un di più. Lui non è un trequartista qualsiasi: parte da esterno, si accentra, all’occorrenza può giocare in attacco. Doti che si sarebbero sposate bene con il calcio di Ventura. Non esistono molti elementi come lui. Tuttavia, abbiamo già i giocatori adatti al progetto di Ventura. Disponiamo di quattro esterni e cinque punte. Pertanto, non interverremo dal centrocampo in su. Piuttosto, occorre un difensore centrale per completare la rosa (Andreolli della Roma, Rinaudo del Napoli e Glik del Palermo sono i nomi più caldi, ndc). Le ultime parole di Angelozzi sono per i tifosi. 'Posso comprendere - dice il ds - un pizzico di delusione. Anche noi avevamo accarezzato l'idea di acquistare un giocatore che ha colpi entusiasmanti. Ma crediamo fermamente in questo gruppo. Sono certo che la squadra saprà regalare tante soddisfazioni. Perciò, chiedo al nostro pubblico di starci vicino'. In uscita, intanto, si registra un interessamento della Triestina per Galasso, Antonelli e Langella.
(Corriere del Mezzogiorno - Edizione Puglia)