ANSA
Anche una canzone può servire ad attenuare il macabro frastuono delle bombe di Putin
Il fatto che la giuria degli esperti avesse votato compatta a favore del rappresentante inglese indurrebbe a pensare che “Stefania” non fosse la migliore canzone in gara. Ma poi è stata la giuria popolare, quella del televoto in arrivo da tutta Europa, a ribaltare il risultato e a decretare il successo della Kalush Orchestra. Una risoluzione, frutto della spinta data dalla gente, che suona tranquillamente come un messaggio molto preciso. Un manifesto pacifista sventolato dal popolo occidentale schifato dalla guerra e dalla violenza. Un invito, in musica e parole, a Putin responsabile di un massacro che non trova legittimazione in alcuna ragione. Certo che se bastasse una bella canzone a far cambiare le cose il mondo sarebbe differente. Non sarà così, ma almeno la melodia di “Stefania” servirà ad attenuare un poco il fragore dei cannoni e delle bombe.