Anche Pirlo ha avuto la sua Corea, ora è davvero 'Bianconero tenebra'
Marco Bernardini
Dal ”dentista” sud coreano Pak Doo Ik al “dromedario del gol” argentino Adolfo Gaich. Da un capolavoro di Giovanni Arpino, “Azzurro tenebra”, a un libro il cui finale non è stato scritto ma dal titolo egualmente dolente, “Bianconero tenerbra”. Il tutto nel giorno in cui è giusto ricordare la figura professionale e umana di Gianni Mura che se ne andava proprio un anno fa provando a immaginare che cosa avrebbe scritto nella sua rubrica ”Cattivi pensieri” dopo aver visto la Juventus perdere in casa contro il Benevento e Andrea Pirlo replicare la figuraccia rimediata da Mondino Fabbri in Germania con la disastrosa nazionale del Sessantasei. CONTINUA A LEGGERE SU ILBIANCONERO.COM