Anche l'Aia alimenta un clima di conflitto tra Inter e Juve
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Se, da una parte, è lodevole che i vertici del corpo arbitrale abbiano riconosciuto l'errore di Nasca, cioè l'addetto al Var, dall'altra, è quantomeno discutibile che la stessa Associazione sia tornata indietro di dieci giorni per certificare il precedente di Genoa-Inter, quando non venne rilevato il fallo di Bisseck su Strootman, in occasione del gol di Arnautovic.
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L'irregolarità c'era e il gol andava annullato, ma l'ammissione, oltre che tardiva, è sembrata sospetta. Come se intorno al campo e intorno al calcio si volesse creare un clima di conflitto permanente. Ora, che l'Inter sia stata avvantaggiata da due topiche arbitrali è sicuro.
Risulta meno comprensibile che sia stata proprio l'organizzazione arbitrale a buttare benzina sul fuoco. Il prodotto di questa attività è che critica e tifosi si stanno accapigliando nel sostenere - o nello smentire - che la capolista abbia quattro punti in più di quelli meritati sul campo. E, soprattutto, nel ribadire che esista una volontà superiore incline a favorire il successo dell'Inter sulla Juventus.
Eppure, come non tutti ricorderanno, anche la Juventus ha usufruito di errori arbitrali. Evidentissimo, per esempio, il mancato rigore, a favore del Bologna, con gli uomini di Thiago Motta in vantaggio, a Torino, per 1-0. Ma il calcio non può essere contabilità arretrata o avere la memoria corta. Va accettato con i suoi limiti. Gli stessi che abbiamo noi.