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    Anche il nome 'Sampdoria' a rischio con il fallimento. E Ferrero potrebbe rivendicarlo

    Anche il nome 'Sampdoria' a rischio con il fallimento. E Ferrero potrebbe rivendicarlo

    In casa Sampdoria continuano ad emergere possibili scenari per il futuro del club, alcuni anche piuttosto foschi. Una delle eventualità più preoccupanti, ad esempio, riguarda proprio il nome del club, che il finanziere romano Alessandro Barnaba vorrebbe mantenere in caso di ripartenza 'scorporando' la Sampdoria in due, creando una 'NewCo'. Il problema, però, è più articolato.

    Attualmente la Figc non ha recepito gli strumenti della legge fallimentare di più recente istituzione, ad esempio il concordato semplificato, a cui la Samp accederebbe se venisse chiusa la composizione negoziata. Per la federazione quindi la cessione del ramo d'azienda, ossia la creazione della 'good company', può avvenire soltanto dopo il fallimento. In quel caso però il nome Sampdoria resterebbe legato al suo numero di matricola del club (45950) e non potrebbe essere utilizzato fino alla chiusura del fallimento o fino all'individuazione, da parte del tribunale, di un soggetto a cui affidare gli asset sportivi, comprensivi di logo, cimeli, trofei etc. Passerebbe quindi parecchio tempo, e non si farebbe in tempo ad iniziare il campionato con il nome Sampdoria.

    Esiste poi anche un altro inghippo di diritto civile. In passato le società fallite avevano il nome di città. In quel caso, era stato possibile sfruttare la denominazione della città,ma per la Samp ciò non potrebbe avvenire, avendo la sua denominazione una connotazione troppo distintiva e unica. Il nome Sampdoria è legato alla società, e inoltre il suo impiego potrebbe portare a rivendicazioni da chi ne ha la titolarità dei diritti, in particolare, ricorda Il Secolo XIX, la società di Ferrero ossia Sport Spettacolo Holding. 

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