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Ancelotti sull'esonero di Fonseca: "Sono dalla sua parte ma fa parte del nostro lavoro. Il suo Milan non ha trovato la continuità"
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Anche una leggenda – prima da calciatore e poi da allenatore – del Milan e del calcio europeo come Carlo Ancelotti ha voluto dire la sua sulla decisione del club rossonero di esonerare Paulo Fonseca, al termine dell'1-1 di ieri sera contro la Roma. Al posto del tecnico portoghese subentra il connazionale Sergio Conceiçao, che ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2025, con opzione di rinnovo fino all'estate 2027 in favore della società.
Questo il commento di Ancelotti sull'addio di Paulo Fonseca: "Rimango dell'idea che l'esonero dell'allenatore è parte del suo lavoro. Sono stato esonerato mille volte, quando ci sono problemi nella squadra la responsabilità cade sull'uomo solo, cioè l'allenatore. Non è giusto ma purtroppo è così, un tecnico nel suo lavoro è piuttosto solo, soprattutto nei momenti di difficoltà", ha detto l'allenatore del Real Madrid ai microfoni di Radio Rai, alla trasmissione “Radio Anch'io lo Sport”. Il ragionamento di Ancelotti prosegue così: "Si può discutere sulla modalità, ma alla fine il risultato è che l'allenatore smette di allenare e viene mandato via. Mi metto dalla sua parte, questo succede quando si fa questo lavoro, ma si usa dire che quando si chiude la porta si apre un portone. Dispiace, però se ne farà una ragione".
Carlo Ancelotti ha infine provato a trarre un bilancio sulla breve esperienza in rossonero di Paulo Fonseca: "Noi li abbiamo affrontati un paio di mesi fa, hanno giocato molto bene e meritato di vincere, probabilmente non ha trovato quella continuità che la dirigenza chiedeva: l'adattamento di tecnico e giocatori nuovi deve essere in linea con i risultati, soprattutto in grandi società come il Milan", conclude il tecnico emiliano a Radio Rai.
Questo il commento di Ancelotti sull'addio di Paulo Fonseca: "Rimango dell'idea che l'esonero dell'allenatore è parte del suo lavoro. Sono stato esonerato mille volte, quando ci sono problemi nella squadra la responsabilità cade sull'uomo solo, cioè l'allenatore. Non è giusto ma purtroppo è così, un tecnico nel suo lavoro è piuttosto solo, soprattutto nei momenti di difficoltà", ha detto l'allenatore del Real Madrid ai microfoni di Radio Rai, alla trasmissione “Radio Anch'io lo Sport”. Il ragionamento di Ancelotti prosegue così: "Si può discutere sulla modalità, ma alla fine il risultato è che l'allenatore smette di allenare e viene mandato via. Mi metto dalla sua parte, questo succede quando si fa questo lavoro, ma si usa dire che quando si chiude la porta si apre un portone. Dispiace, però se ne farà una ragione".
Carlo Ancelotti ha infine provato a trarre un bilancio sulla breve esperienza in rossonero di Paulo Fonseca: "Noi li abbiamo affrontati un paio di mesi fa, hanno giocato molto bene e meritato di vincere, probabilmente non ha trovato quella continuità che la dirigenza chiedeva: l'adattamento di tecnico e giocatori nuovi deve essere in linea con i risultati, soprattutto in grandi società come il Milan", conclude il tecnico emiliano a Radio Rai.
Commenti
(1)Scrivi il tuo commento
Ancelotti è l'allenatore più fortunato della storia del calcio!!!