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    Ancelotti: 'Spero che Alex vada al Milan. Nel 2005 era un affare chiuso'

    Ancelotti: 'Spero che Alex vada al Milan. Nel 2005 era un affare chiuso'

    L'ex tecnico del Milan, attuale allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti, ha rilasciato un'intervista a Milan Channel parlando dei rossoneri: "Lo so che c'è questa battaglia tra Milan e Real per le coppe e per i trofei vinti, sono felice di essere stato sulle panchine di entrambe le squadre più vincenti in Champions League".

    Sulla preparazione al derby-finale con l'Atletico Madrid: "Tutte le esperienze che ho fatto al Milan sono state utili, la semifinale contro l'Inter come la finale di Istanbul, situazione che ho ricordato ai miei ragazzi durante la partita con il Bayern. Quindi tutto serve per preparare una partita simile".

    Sulla partita contro il Bayern Monaco: "Qui al Real Madrid, prima del Bayern, tutti avevano paura perché contro le tedesche non si era mai fatto risultato: per me invece era l'opposto perché io non avevo mai perso contro i baveresi e prima di scendere in campo l'ho ricordato a tutti".

    Sul modo di essere allenatore: "Questo è il mio modo di essere e continuerò a fare questo. Ogni persona che lavora in questo mondo ha delle responsabilità importanti, oltre ai risultati, bisogna sempre dare il buon esempio ed essere una buona immagine per tutti".

    Sull'aver fatto parte del Milan glorioso: "La nostra storia la conoscono tutti ed è apprezzata da tutti. Il Milan è riconosciuto come una delle squadre più grandi al mondo e la mia esperienza in rossonero mi aiuta nel confronto con grandi giocatori e mi ha dato carisma".

    Sull'esperienza al Chelsea: "Di Londra ho apprezzato l'ambiente che si respira, il calcio in generale, un modello da imitare e da copiare. Non c'è violenza, tutti gli stadi sono pieni e confortevoli. Ricordo un grande rispetto per le cose, per gli avversari e per gli stadi".

    Sul PSG: "Parigi è stata un'esperienza diversa, al Milan avevo una struttura già fatta dal punto di vista organizzativo al PSG invece c'era tutto da costruire, un ambiente una struttura e una mentalità vincente, costruita col tempo grazie all'arrivo di Ibra e Thiago. Zlatan mi manca, è un professionista unico ed esemplare, sempre serio e pronto. Senza la professionalità il talento non basta, ad esempio vedo Cristiano Ronaldo con un'attenzione al dettaglio e al particolare incredibile, questo è il motivo per cui si resta al top".

    Sul derby vinto: "Era ora che si vincesse il derby, era tanto che mancava. State attenti all'Atalanta adesso".

    Su Alex, difensore del PSG accostato al Milan: "Alex è un difensore formidabile che noi abbiamo già cercato di prendere nel 2005/2006, lui aveva già fatto dei test a Milan Lab. È fortissimo, con uno stacco di testa tra i migliori in circolazione, è alto ma molto rapido nel breve e a livello personale è davvero strepitoso. Mi auguro per il Milan e per lui che si possa concretizzare la situazione. Club di alto livello e giocatori di alto livello. Lui ha una struttura forte e importante, va gestito bene ma dal punto di vista fisico è affidiabile, con me ha giocato tutta la stagione e quest'anno ancora. Non è che arriva in coppia con Thiago Silva?".

     

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