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Ancelotti, quando il curriculum conta più delle sconfitte: Berlusconi docet
Da un secolo all’altro, dal Milan al Napoli, la storia sembra ripetersi perché Ancelotti fin qui non ha ottenuto i risultati sperati. Accolto da tutti come l’ideale successore di Sarri, capace di costruire una squadra spettacolare in grado di spaventare la Juventus, Ancelotti con il suo carattere calmo e la sua ironia, degna del maestro Liedholm, è riuscito a far passare in secondo piano le prime delusioni. Considerato il più adatto per navigare in Champions, Ancelotti si è invece ritrovato fuori dopo la fase a gironi. Ma per lui c’è stato l’alibi della sfortuna e della beffa, pensando a quel pareggio allo scadere a Parigi, mentre per altri si sarebbero aperti processi, sottolineando la colpa dello 0-0 iniziale sul campo della Stella Rossa. Senza l’obiettivo della Champions, sembrava più facile l’assalto allo scudetto. Come non detto, perché il Napoli è scivolato in fretta lontano dalla Juve. Da meno 8 nel giorno dell’eliminazione a meno 9 e ora a meno 11, con l’aggravante di 8 punti in meno e di 8 gol segnati in meno rispetto al campionato scorso. Numeri scomodi per chiunque, ma non per Ancelotti che continua a godere della pienissima fiducia del presidente e dei tifosi, nemmeno lontanamente scalfito dal desiderio di andarsene del capitano Hamsik, attratto dalla ricca offerta dei cinesi, ma anche stanco di stare più in panchina che in campo.
In teoria il Napoli può ancora sognare lo scudetto, ma certamente sarebbe stato più facile vincere la coppa Italia. Invece anche questo traguardo è stato fallito in modo ancora più bruciante degli altri, perché il Napoli non è mai sceso in campo a San Siro, battuto ed eliminato dal primo Milan di Piatek. Stasera la corsa riprende, a Zurigo, nei sedicesimi di Europa League, teoricamente con il Napoli favoritissimo, perché la squadra di Ancelotti può e deve pensare di proseguire la sua corsa per arrivare alla finale di Baku. Con una certezza che sembra un’assicurazione. Comunque finisca l’avventura europea del Napoli, nessuno se la prenderà con Ancelotti, pronto a smorzare qualsiasi polemica e ad assorbire tutto, come il miglior parafulmini.