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Ancelotti: 'Napoli, voglio restare a lungo. Scudetto? Sogno, non utopia'
POST-PARTITA - Ancelotti parla anche del post-partita e delle differenze tra l'Italia e gli altri paesi: "Le domande che mi infastidiscono di più nel post-partita sono quelle sulle scelte di formazione. Noi allenatori vediamo la squadra per tutta la settimana in allenamento e su questo ci basiamo per le nostre decisioni: è questione di piccoli dettagli... All’estero dopo la partita si parla per 10 minuti, in Italia invece bisogna fermarsi per un’ora con le varie emittenti e per di più in diretta. Anche per questo non mi sorprendo per le reazioni di alcuni allenatori e anzi li capisco: in situazioni del genere, se ti fanno la domanda sbagliata può scattare l’ignoranza".
'PAPA'? NO, MISTER!' - Ancelotti parla anche del rapporto con il figlio Davide, suo vice: "Quando siamo da soli mi chiama papà, in presenza dei giocatori mi chiama mister. Il fatto di chiamarsi Ancelotti non è comodissimo, ma lui è bravo a utilizzarlo come stimolo per migliorarsi. Fa parte di uno staff giovane, molto preparato e soprattutto molto motivato: questo è molto stimolante e fondamentale per una persona della mia età".
FUTURO - Un ultimo sguardo al futuro, che potrebbe essere ancora a Napoli: "Mi piacerebbe vivere qui a lungo. Mi piace l’aria che si respira, anche se sono un uomo del Nord".