Getty Images
Amrabat si è finlmente preso la Fiorentina: quando la fiducia cambia il rendimento di un giocatore
Dopo le grandi prestazioni con Twente e Napoli il centrocampista si è confermato anche contro la Juventus. Dal primo minuto ha eretto un muro davanti alla difesa, ringhiando contro chiunque gli passasse vicino: per larghi tratti della sfida ha giganteggiato a centrocampo contro avversari di grande livello. Adesso Amrabat è diventato un tassello fondamentale per lo scacchiere di Vincenzo Italiano, fondamentale nella sua crescita personale: nonostante abbia ancora qualche lacuna in fase di impostazione, è diventato il tutto fare di questa squadra. Corre in pressione sul regista avversario, rincorre chiunque lo sfidi nell’uno contro uno ed è utile in fase di raddoppio di marcatura: il marocchino è praticamente ovunque. La rinnovata fiducia del tecnico lo ha rigenerato.
POCA CONCORRENZA - Probabilmente a favorirlo è anche una concorrenza non proprio irresistibile. Il suo designato sostituto è Rolando Mandragora, ancora alla sua prima stagione in viola: l’ex Torino, che anche con Juric ha poche volte ricoperto il ruolo di regista, prima di essere al 100% avrà ancora bisogno di lavorare molto. Lui infatti non può, come invece al contrario suo il marocchino, sfruttare i dodici mesi di lavoro con il mister e per questo ancora è indietro nelle gerarchie di squadra.