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Amoruso: 'Alla Juve grazie a mio nonno. Il ricordo più bello in semifinale di Champions. Quel cambio con Gullit..'
IL RICORDO PIU' BELLO - “Il gol in semifinale di Champions contro l’Ajax: io e Vieri eravamo giovanissimi e il tabellino a fine primo tempo segnava 2-0 con i nostri due nomi. Quel momento è stato molto bello”.
LA JUVE - “A Natale ero con la mia famiglia, composta da soli juventini. Parlando con loro delle proposte che avevo ricevuto da Inter, Milan e Juventus, mio nonno mi disse ‘Alla Signora non si può dire di no’. La scelta poi è stata facile”.
GULLIT - “Eravamo a San Siro per affrontare l’Inter. Io ero in panchina, ma a un certo punto Eriksson mi disse che dovevo entrare al posto di Gullit. Le gambe mi tremavano, ancora oggi è un momento indelebile nella mia memoria: Gullit che esce e io che entro. È come se lo stessi rivivendo adesso”.
NAPOLI - “A Napoli si vive il calcio quotidianamente e la passione va oltre il risultato. A Torino invece sei più tranquillo, ma hai una grande responsabilità perché lì si deve vincere. Sono due club e due città diverse, accomunate da una storia e un amore infinito per il calcio”.