Getty Images
Da epurato a indispensabile per l'Inter: la nuova vita di Joao Mario
Stranezze del calcio che ogni tanto si ripetono: da epurato a uomo quasi indispensabile per il centrocampo dell’Inter. È la nuova vita di Joao Mario che, rilanciato a sorpresa da Luciano Spalletti non ha sprecato l’occasione e si è fatto trovare pronto: 0-3 in trasferta contro la Lazio e 5-0 in casa contro il Genoa, 8 gol fatti in due partite e zero subiti. Questi i risultati conseguiti dai nerazzurri con il portoghese in campo nelle ultime due sfide di campionato in cui ha giocato. Poi l’esclusione contro l’Atalanta, sorprendente almeno quanto la sua presenza a Roma dopo mesi trascorsi in panchina, e la severa sconfitta (4-1) rimediata contro gli uomini di Gasperini. E proprio nello stupore dell’inattesa esclusione a Bergamo si cela il mezzo miracolo sportivo compiuto da Joao Mario, passato da tribuna e fischi a campo e applausi, inversione così repentina da cancellare con un colpo di spugna il passato turbolento.
LE DICHIARAZIONI, PRIMA E DOPO - Un passo avanti compiuto soprattutto grazie alla comprensione degli errori commessi in passato, che lo avevano portato a rilasciare interviste poco gradite ai tifosi nerazzurri: «In Italia non torno, non avrebbe senso», aveva spiegato il portoghese al termine di una gara della sua nazionale. Ieri la chiusura del cerchio, il completamento dell’upgrade che si manifesta proprio al termine di una partita del Portogallo: “Quando non giochi molte partite impari qualcosa e adesso cercherò di migliorare ancora per fare bene qui all’Inter. Il mio ruolo? Mi trovo bene da mezzala, ma la cosa più importante è avere sempre il giusto atteggiamento e forse in passato ho sbagliato in questo”.
SE NON SEI LA SOLUZIONE, SEI IL PROBLEMA - Ammissione di colpe e problem solving, il nuovo Joao Mario riparte da qui e dopo l’ottima prestazione offerta contro l’Italia, potrebbe convincere Spalletti ad offrirgli nuovamente una maglia da titolare in vista della sfida contro il Frosinone, che però vedrà fuori causa Marcelo Brozovic, squalificato a causa del rosso rimediato a Bergamo. Il tecnico toscano pensa alle alternative, a sostituire il croato dovrebbe essere Borja Valero, accanto a lui Joao Mario e probabilmente Nainggolan, nel caso il Ninja recuperasse la piena forma fisica. Insomma, in meno di un mese Joao Mario potrebbe essere riuscito a scavalcare molte posizioni nelle gerarchie di Spalletti, sopravanzando a Gagliardini e Vecino. C’est la vie, c’est le football.
LE DICHIARAZIONI, PRIMA E DOPO - Un passo avanti compiuto soprattutto grazie alla comprensione degli errori commessi in passato, che lo avevano portato a rilasciare interviste poco gradite ai tifosi nerazzurri: «In Italia non torno, non avrebbe senso», aveva spiegato il portoghese al termine di una gara della sua nazionale. Ieri la chiusura del cerchio, il completamento dell’upgrade che si manifesta proprio al termine di una partita del Portogallo: “Quando non giochi molte partite impari qualcosa e adesso cercherò di migliorare ancora per fare bene qui all’Inter. Il mio ruolo? Mi trovo bene da mezzala, ma la cosa più importante è avere sempre il giusto atteggiamento e forse in passato ho sbagliato in questo”.
SE NON SEI LA SOLUZIONE, SEI IL PROBLEMA - Ammissione di colpe e problem solving, il nuovo Joao Mario riparte da qui e dopo l’ottima prestazione offerta contro l’Italia, potrebbe convincere Spalletti ad offrirgli nuovamente una maglia da titolare in vista della sfida contro il Frosinone, che però vedrà fuori causa Marcelo Brozovic, squalificato a causa del rosso rimediato a Bergamo. Il tecnico toscano pensa alle alternative, a sostituire il croato dovrebbe essere Borja Valero, accanto a lui Joao Mario e probabilmente Nainggolan, nel caso il Ninja recuperasse la piena forma fisica. Insomma, in meno di un mese Joao Mario potrebbe essere riuscito a scavalcare molte posizioni nelle gerarchie di Spalletti, sopravanzando a Gagliardini e Vecino. C’est la vie, c’est le football.