La Juve cresce a vista d’occhio, come intesa, condizione e maturità. Se una volta i bianconeri dovevano produrre valanghe di occasioni per andare in rete, le amichevoli di quest’estate stanno mettendo in mostra una squadra più cinica, sempre spettacolare, ma anche tremendamente concreta.

Contro il Malaga dell’ex Maresca, quarto nell’ultima Liga e più avanti di condizione, la Juve gioca da grande squadra: lascia sfogare gli spagnoli e colpisce alla prima occasione utile, trovando una vittoria rotonda e convincente, ottimo segnale in vista della Supercoppa.

Conte lascia la panchina a Carrera, ma non abbandona la difesa a tre con Storari in porta e Marrone centrale tra Lichtsteiner e il rientrante Lucio, mentre in avanti viene confermata la coppia di Ginevra, Matri-Giovinco. In mezzo al campo, spazio ancora ai “tre tenori”, Vidal, Pirlo e Marchisio, affiancati da Padoin e Asamoah.

Giusto il tempo di partire e la Juve è in vantaggio: Giovinco crossa dalla sinistra, Padoin tocca a centro area per Matri  che, spalle alla porta, sfrutta al meglio il piede perno e mette in rete con un movimento da attaccante di razza.

La reazione del Malaga sta tutta in un prolungato possesso palla, controllato senza patemi dai bianconeri che invece, quando attaccano, riescono a verticalizzare con più continuità. Gli spagnoli giocano comunque un calcio piacevole, che non è anche efficace al 20’, solo per l’errore di battuta di Joaquin, che viene liberato da Isco al limite dell’area, ma spara altissimo. Stessa sorte per i calcio piazzato di Pirlo, due minuti più tardi.

Due fiammate in un minuto al 25’: Storari smanaccia sul colpo di testa di Jesus Gamez e sul capovolgimento di fronte, il contropiede bianconero si conclude con l’uscita a pugni uniti di Caballero dopo il traversone di Giovinco indirizzato a Matri. Il fantasista è pericoloso anche su calcio piazzato, ma il portiere spagnolo si fa trovare pronto sul suo tentativo di destro.

Splendida l’azione bianconera al 42’: Matri vince un contrasto a centrocampo e lascia a Giovinco che allarga per Asamoah. Il ghanese mette in mezzo ancora per Matri che si fa trovare pronto per la battuta, ma da due passi, dopo l’uscita a vuoto di Caballero, mette alto.

L’avvio di ripresa è di marca spagnola: prima  il destro di Isco dal limite colpisce la parte superiore della traversa, poi la fuga di Joaquin viene fermata solo all’ultimo dal provvidenziale recupero di Lichtsteiner.

E’ un fuoco di paglia: al 6’ il pallone passa tra i piedi di Pirlo e Marchisio, prima di raggiungere Padoin che dalla destra lascia partire un traversone basso. Il pallone viene “sporcato” dai difensori, ma non abbastanza da impedirgli di raggiungere Matri che, appostato sul secondo palo, deve solo toccare in rete per siglare la doppietta.

Adesso è spettacolo: Marchisio e Giovinco ricordano a tutti di essere cresciuti insieme, dialogando ad occhi chiusi e arrivando in area con una pregevole triangolazione che porta il centrocampista al colpo di testa, fermato non senza difficoltà da Caballero.

Intorno al 30’ la stanchezza si fa evidente e prima Joaquin, poi Isco, impegnano Storari. Carrera ricorre alla panchina, cambiando sette uomini in un colpo solo, e la Juve ritrova smalto e contiene senza patemi le iniziative spagnole, chiudendo così il trittico di amichevoli prima della Supercoppa con un successo di prestigio. Un successo che, vista la qualità del Malaga, evidenzia ancor di più la dimensione “europea” che la squadra di Conte sta raggiungendo. Ora però si tratterà di trovare una dimensione “asiatica”: domenica si parte per Pechino e, prima che alla Champions, l’assalto va dato alla Supercoppa.

JUVENTUS-MALAGA 2-0